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AMICI, AMANTI E... regia di Ivan Reitman

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atticus     4½ / 10  19/08/2011 23:59:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che piattume signori! Ma andiamo con ordine:
-la sceneggiatura è di una povertà sorprendente, la selva della scontatezza più efferata che camuffa un vuoto pneomatico di idee con una dose di volgarità (concentrata soprattutto nella prima parte) desueta per una grande produzione. L'ironia è antidiluviana, i tempi della risata inesistenti, i modi utilizzati per procedere col racconto i più ovvi, i caratteri sono i più stereotipati possibile (il tenero mandrillo, la sgualdrina calcolatrice e anaffettiva...e via dicendo). Alla fine non ci resta che assistere all'ennesima manfrina dei giovinastri in calore che hanno paura di ufficializzare il legame, alla faccia della trasgressione!
L'innegabile happy end arriva quando ormai l'interesse è sotto terra.
-Ivan Reitman era regista un tempo artefice di veri e propri gioielli di comicità ("Ghostbuster" ma anche "Dave") ma che col tempo si è totalmente bevuto il cervello: lo smalto è pari a zero e la direzione è di uno scialbo mortificante per un film di questo tipo. Risultato: neppure visivamente il film riesce a sollevarsi da un generale torpore che alla lunga diventa fatale.
-gli attori, potenzialmente ben scelti, non hanno grande alchimia: il simpatico Kutcher assolve alla sua evidente pochezza interpretativa mostrando il sedere, la Portman è fuori parte e fa rimpiangere la straordinaria interprete di Nichols e Aronofsky; penosa la decadenza di un ottimo attore come Kevin Kline nella parte, terribile, del padre erotomane e drogato.
Finisco col dire che è una commediola decisamente squallida, a cui non si rimprovera il canovaccio ma tutte quelle piccole e grandi accortezze di contorno (dialoghi, personaggi, ambienti, situazioni) che avrebbero dovuto vivacizzarlo.
Se il film ha avuto un successo planetario direi proprio che siamo messi bene.