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L'APPARTAMENTO regia di Billy Wilder

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amterme63     7½ / 10  17/03/2012 16:14:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'appartamento" è un'altra tipica commedia leggera alla Wilder, ben fatta, ben recitata, tutto sommato divertente. Anche a livello di significato siamo ancora nei canoni ideologici e morali tipici delle commedie post-Sabrina, ma stavolta si vedono i primi segni di un ripensamento, di un distacco, quasi di un ripudio.
Come detto, il canovaccio di "L'appartamento" è il quello tipico. C'è un piano sociale superiore ricco e potente che permette a chi sta sotto di vivere, dando lavoro. La ricchezza ottenuta si traduce in una vita di piaceri e distrazioni, in una accettazione solo formale ed esteriore dei "doveri" e delle forme (famiglia, figli, lavoro). La mira segreta è la trasgressione e la libertà sessuale. Il tutto viene visto senza moralismi, anzi come la natura stessa dell'uomo sociale, un fenomeno normale e diffusissimo.
Chi sta sotto è grato delle concessioni che vengono dall'alto ed è quindi deferente e fedele. Per gli uomini l'aspirazione è quella di imitare chi sta sopra, assumendo gli stessi atteggiamenti di formalismo e di trasgressione, di vita godereccia e spensieratamente superficiale. Per le donne l'aspirazione è invece quella di entrare nelle grazie del potente, magari anche solo a livello di oggetto, per poter vivere di piaceri e diversivi.
Fino ad Arianna questo sistema era visto nei film di Wilder tramite una carezzevole ironia, che faceva tutto apparire come innocuo, simpatico, naturale (sul genere di "Così fan tutte") e in fondo anche soddisfacente; senza dubbio elegante e piacevole, come se fosse un innocente gioco.
In "L'appartamento" i termini cambiano. L'ironia si fa sarcasmo. I luoghi di lavoro hanno un aspetto decisamente alienante e diventano una specie di microcosmo distorto. Tutto è spersonalizzato e quasi disumano. Si lavora distaccati da ciò che si fa, con la mente sempre rivolta alla distrazione o alla trasgressione. Nel corso del film risulta quasi implicito che il sistema lavorativo in sé non funziona come dovrebbe, è bacato dai personalismi, dai favoritismi, dai favori incrociati e dai ricatti. L'articolo 18 ancora non si sapeva cosa fosse (il licenziamento della segretaria). Il sistema ormai consolidato e istituzionalizzato del tradimento e del consumo del sesso al di fuori del matrimonio appare non più come una innocente evasione, ma come una manifestazione di diffuso cinismo e ipocrisia. Sesso e soldi, soldi e sesso cominciano ad assumere un contorno quasi repellente, da cui conviene forse prendere le distanze e starne fuori.
Le anime piccole e "pure" che stanno in basso e che pure esistono, e che in un primo tempo entrano nel sistema e cercano di trovarci la propria realizzazione esistenziale (come Sabrina, Arianna e i personaggi interpretati dalla Monroe), a un certo punto prendono le distanze, si distaccano, si ribellano al gioco e cercano di uscirne. Qualcosa di rivoluzionario nelle commedie di Wilder. L'improvviso cambiamento che avviene in Baxter (Jack Lemmon) alla fine del fim ha il sapore del cambiamento epocale.
Si tratta di una ribellione interiore, istintiva, forse utopica, in nome di una concezione completa e complessa dell'umanità (il concetto di "Mensch") che nel film rimane (e non può che rimanere) sullo sfondo. E' comunque il segno di una ribellione interiore montante, per ora solo sentita e non ancora concepita. Insomma le prime tracce dello spirito degli anni Sessanta. E' significativo che se ne trovino i segni in Wilder, uno dei cantori del progresso e dell'ottimismo consumista.
Da qualsiasi punto di vista uno guardi, le opere di Wilder sono sempre degne di valore, specchi di un'epoca e ottimi film da guardare in tutte le epoche.
jannakis  20/12/2012 13:14:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dopo aver letto il tuo commento mi rammarico anche io di avergli messo mezzo punto in meno. hai descritto alla perfezione lo spirito del film.
amterme63  17/03/2012 21:56:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho ripensato il voto: 8