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INSIDE JOB regia di Charles Ferguson

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amterme63     8 / 10  02/03/2012 22:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono dei film che divertono e altri che istruiscono. "Inside Job" appartiene alla seconda categoria. Lo scopo che si propone è raggiunto con successo. Mai documento è stato più chiaro e rivelatore della deriva speculativa, antidemocratica e sperequativa che ha preso l'economia e la società americana (e per estensione il sistema economico capitalista).
Il postmoderno, dopo avere condizionato il modo con cui rappresentiamo noi stessi e il nostro mondo, si è infine impadronito anche della vita economica. Non conta più ciò che è concreto, solido e duraturo ma solo ciò che è virtuale e apparente. Non più l'oggetto, ma la sua icona, la sua rappresentazione, che dal punto di vista economico significa il valore nominale e speculativo degli oggetti, non la loro funzione, il loro uso. L'appetito individuale poi regna sovrano e vorace, il cinismo la fa da padrone, conta il tutto e il subito. Dietro però c'è tutta una strategia studiata, un'organizzazione molto raffinata, una reta fitta e inestricabile che penetra, condiziona, trasforma e soprattutto rapina.
Sembra di capire che sdradicare questo tipo di economia selvaggia e senza regole sia quasi impossibile o almeno che non esistano nelle alte sfere singole persone che siano in grado di farlo.
E' implicito quindi l'appello ai cittadini attivi e pensanti ad agire, a fermare la spirale, a ripristinare regole e comportamenti virtuosi, a ritornare all'etica e all'economia del concreto.
La visione di questo documentario diventa quasi d'obbligo per capire, per rendersi conto, per sapere che giochi stanno giocando sopra le nostre teste.
Come tutti i documentari di denuncia, tende a "demonizzare" certi personaggi o a farli apparire in una luce negativa predefinita. Comunque il gioco vale questo tipo di candela e quindi non nuoce far fare brutta figura a notori pescecani.
Tutto sommato non annoia, nonostante tratti di cose abbastanza difficili e complesse.
Andrebbe proiettato in tutte le scuole superiori per aprire un dibattito e una riflessione.