WildHorse 7½ / 10 18/10/2011 03:28:33 » Rispondi Una prima parte apparentemente inutile e noiosa, inglobata e spiegata egregiamente in un finale davvero agghiacciante che fa riflettere a visione ultimata. Niente succede per caso, tutti i frammenti della storia andranno a ricomporsi ad Arlington Road.
Jeff Bridges è un attore fantastico!
WildHorse 18/10/2011 03:43:31 » Rispondi Eh... però a pensarci bene una cosa non mi convince sul finale e sembra piuttosto forzata:
Come facevano i terroristi ad essere praticamente certi che Bridges avrebbe superato le barriere di sicurezza? Capisco che avevano architettato tutto alla perfezione, ma come potevano essere certi che avrebbe seguito, fino all'interno del quartier generale dell'FBI, quell'altro furgoncino bianco? E quando è avvenuto lo scambio di furgoncini, se Bridges non ha mai perso d'occhio quello con (pensava lui) la bomba?
WildHorse 19/10/2011 02:01:28 » Rispondi Ecco... a un giorno dalla visione mi viene da dire un'altra cosa. A sto punto tornassi indietro metterei 5 e mezzo.
Cioè, ma che razza di terrorismo è quello che non rivendica gli attentati? Che senso ha incastrare e incolpare quell'innocente, col movente della vendetta?
Altra forzatura per scioccare lo spettatore nel finale, a mio parere.
AxelFoley 19/06/2017 14:26:46 » Rispondi Provo a rispondere alle tue due questioni, per vedere se riesco a farti risalire al tuo condivisibilissimo (ho dato 8) 7.... Per quanto riguarda il primo dubbio, ti posso dire che l'esasperazione di perdere le persone che ami, fà fare cose impensabili...e proprio su questo Fenimore/Lang (Robbins) faceva leva, ovvero sul fatto che Michael Faraday (Bridges) era assolutamente convinto, nonostante lo fosse praticamente solo lui, del fatto che Fenimore fosse un terrorista, il fatto che lui gli facesse scorgere a tratti la verità, ci fossero indizi, ma non completamente scangionanti ma nemmeno colpevolizzanti, equivoci dunque faceva montare in Faraday la rabbia di dimostrare che gli altri erano ciechi e lui noi...il fatto poi che ci fosse di mezzo anche suo figlio che, secondo lui, era in pericolo di vita ha fatto il resto, e faceva sì che Fenimore fosse praticamente certo che la bomba+suo figlio sarebbero stati la trappola giusta per non farlo fermare davanti a nulla.
Alla seconda domanda invece posso dirti, che non'è un organizzazione terroristi mondiale è un terrorista "privato" e che quindi per continuare a fare attentati, non deve farsi scoprire l'identità e/o rivendicare che vorrebbe dire, indagini, prove, ricerche, rischi ecc.