Gualty 7 / 10 08/07/2007 01:40:21 » Rispondi Tecnicamente perfetto. Ottimi anche i dialoghi, sia i monologhi che i dibattiti, sempre in bilico a seconda di chi ha, al momento, " il coltello dalla parte del manico" . In questo si assiste a una continua partita di ping pong, soprattutto con il capoufficio, temuto, insultato, supplicato, ingraziato, deriso. L'unico forse a rimanere coerente, a rimanere saldo, è Al Pacino, ma forse solo perchè, spinto dall'onda del momentaneo successo, se lo può permettere. Vediamo qui il dietro le quinte, in versione iperbolica e più "personale" ( i contatti, i contatti, vogliamo i contatti ) delle simpatiche televendite e soprattutto di quelle un po' meno simpatiche delle telefonovendite ( gestori telefonici, offerte varie ed eventuali, "premi".....). Devo ricordarmi di togliermi dall'elenco telefonico. Purtroppo la scelta del regista di sottolineare l'immobilismo e la crisi economica, limitandoci in via di massima lo spazio all'ufficio e al bar, alla lunga stanca un po' (e forse è proprio l'effetto desiderato, proprio come il venditore messo alla porta). Significativo il "dettaglio" che fa crollare il mondo addosso al venditore:
dopo mesi di insuccessi, riuscire a concludere 82 mila dollari. Con le firme di due pazzi. " Sono pazzi, si divertono a parlare con i venditori".
C'è però da chiedersi chi affiderebbe una simile somma alle sofistiche ciancere di un venditore (chiacchierante...)? (ops, non dovrei parlare, sono caduto nelle grinfie dell' euroclub... ). Anche se in fin dei conti, finisci sempre per affidare i tuoi soldi a chi più ti persuade, fosse anche il materasso.