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SEI GRADI DI SEPARAZIONE regia di Fred Schepisi

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ferzbox     7 / 10  26/08/2013 17:45:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film dalle tematiche interessanti che mette a confronto "la ricchezza",o le varie forme di "ricchezza",che possiedono le persone appartenenti a classi sociali differenti.
La storia è un analisi sull'ingenuità ed emotività dell'alta borghesia,che solitamente è nascosta,per dar spazio prevalentemente ad una forma di cultura "accademica"a discapito delle esperienze di vita.
Il personaggio di Paul(interpretato da Will Smith),è un ragazzo dalla straordinaria capacità di interazione con gli altri,che riesce, a suo modo,ad entrare in contatto con persone dell'alta società,stregandole e abbindolandole grazie al suo impressionante carisma.
Al di là della storia vera e propria,che vede questi ricconi cercare Paul perchè presi per i fondelli a causa delle sue menzogne,tutto il film si concentra(tramite dialoghi piuttosto ideologici e filosofici) sullo scoperchiare la mancanza di vere emozioni della gente altolocata.
Molte volte,la vera ricchezza risiede in coloro che si aggrappano alle piccole cose o,come dice Paul,sulla capacità di immaginazione,necessaria per poter guardare in faccia gli altri e se stessi....

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Questo ragazzo entra nelle loro vite,li ammalia come un incantatore di serpenti,e poi sparisce nel nulla...ne rimane solo il suo ricordo,marcato a fuoco nell'aria....
Più si va avanti e più l'alta borghesia fa la figura della vera gente povera...per una volta che hanno trovato qualcuno di interessante,questi quasi si burla di loro lasciandoli nel solito mondo mediocre a cui appartengono.......

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Poi c'è la teoria dei sei gradi di separazione....

Ogni persona è in grado di entrare in contatto con qualunque essere umano della terra(Il presidente degli stati uniti-un aborigeno del Sud america...è indifferente) tramite una ipotetica catena di sole sei persone;basta capire quali sono le sei persone giuste e il gioco è fatto(teoria dello scrittore ungherese Frigyes..a quanto pare..)....bhè,sarà anche vero,ma dal momento che queste ipotetiche sei persone non si sa chi siano,diventa logico pensare che a sua volta,trovare ognuna di queste sei,ne richiede altrettante sei....o no?....insomma,concetto teoricamente valido,ma praticamente utopistico(altro esempio che mette in mostra "l'ignoranza" dell'alta borghesia,che si attacca a cose accademiche,piuttosto che al proprio ingegno...o almeno io l'ho vista così)...

Tuttavia non ho gradito molto lo stile narrativo....non so spiegarlo bene,ma per tutta la visione sentivo un senso di pesantezza che non era dettato dalla tematica,ed in fondo nemmeno dai dialoghi....forse il montaggio?....o forse il ritmo?...non lo so bene,ma facevo una gran fatica a seguirlo....anche se ammetto che la regia e la fotografia erano discrete...ciò nonostante,dopo un oretta cominciavo ad essere saturo....quell'argomento non mi interessava più,o perlomeno non raccontato in quel modo....
Dopo un pò mi sono stufato...il concetto si era capito,ed il film andava troppo per le lunghe;stava cominciando a diventare un pizzichino pretenzioso(ma è un impressione che ho sentito io,puramente soggettiva)...

In conclusione ho ritenuto il messaggio interessante,ma non così interessante da rivedermelo una seconda volta.....il ritmo era lentino,e alla fin fine queste cose mi coinvolgono fino ad un certo punto....ma di discreta fattura...