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CONFESSIONS regia di Tetsuya Nakashima

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Febrisio     8½ / 10  11/03/2012 13:52:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si inizia Confessions abbastanza serenamente ponendosi una quasi certezza; il film appare visivamente e immediatamente non coincidere con la realtà, oltretutto enfatizzato da un rallentì che ne sfalsa, e altrettanto ne esalta, la percezione.

Tetsuya Nakashima costruisce una serie di confessioni, equidistanti, evidenziando le differenze in minimi dettagli, ma così parecchio personali da sconvolgerne il percorso vitale. Così ricco di dettagli tanto che la costruzione da parte dello spettatore, oltre che a quella più evidente, ne può perseguire gli errori e sensazioni di tutti i personaggi. S'infittisce in un ingranaggio di cui tutti, tra cui la società moderna in primis, ne fanno parte, nel bene e nel male. L'esempio più evidente è nella buona fede del maestro, che a sua insaputa prende parte all'ingranaggio devastante. Nessuno può avere una scusante. Tutti sembrano fallire in un aggettivo che più gli si aggrada, a partire dalla negligenza, all'irresponsabilità, alla vendetta, a proiettare aspirazioni, al vittimismo. Il film costruisce qualcosa che è difficile definire, ma trasmette tutte queste sensazioni negative allo spettatore. È la parte che putroppo più coincide con il nostro mondo, ed è la più riuscita di Confessions.

Se il film inizia con una certezza; il mondo nostro è meravigliosamente colorato di emozioni, di sentimenti, ma anche di oggetti, cose insignificanti altre utili, sta di fatto che dove ci son colori, c'è luce, e quest'ultima porta con sè l'immancabile contrario; l'assenza di luce, cioè l'ombra. Luci e ombre nella nostra realtà visiva, ciò che il nostro occhio vede, è come se fossero due strati uno sopra l'altro, si sovrappongono e coesistono senza darsi problemi, definendo contorni contigui. Confessions da l'impressione di costruire il nostro mondo togliendo lo strato sdrammatizzante dei colori e lasciando intatto solo il mondo delle ombre; nasce così un punto di vista, e un film, cupo che probabilmente è uno dei più negativi che abbia mai visto. La certezza iniziale va man mano a sgretolarsi, in quanto ciò che sta descrivendo non è più fantasia, si trasforma in una forma negativa, ma che è pur sempre una parte del nostro mondo.