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IL GIOIELLINO regia di Andrea Molaioli

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outsider     9 / 10  21/07/2011 10:51:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo di Molaioli è un prodotto di alto livello.
Un film reale con uno stile da fiction. Questa è la nota stonata nella sala cinematografica.
Il caso Parmalat visto da dietro le quinte, quasi a voler filtrare i disastri sulla forza lavoro ( ridotti quasi a zero nella rappresentazione, lasciati sottintendere con qualche inquadratura ristretta delle proteste e del lancio di due cartoncini di latte nella fase finale) e la "voragine" ( termine curioso…chi vedrà capirà) creata dal discorso azioni.
Per il resto viene ritratta questa azienda italiana come fulcro di valori, cultura, solidità.
Il Dottor Rastelli ( alias Mr. Parmalat ) è sempre riuscito a vincere, schivare, ammortizzare ogni crisi.
Con l'appoggio di qualche politico importante, cosa indispensabile, ha sempre mantenuto la mission
come centrum dell'obbiettivo, mai ridisegnandone il core business.
Tutti gli uomini dell'azienda sono sapienti, acculturati, eccellenti nelle loro posizioni operative.
Non basterà però questa perfezione del management di questa realtà storica, che, come tutte le aziende italiane, ha dietro una famiglia e un seguito di teste capaci, successivamente addirittura affiancato dalla
nipote portatrice di elevatissima cultura, di operatività dall'elevato standing , ex Morgan Stanley, a guardare sul binario giusto.
Il Deus ex machina e anima nera del gruppo, Top Manager Servillo, sarà quello che sapientemente terrà dritta la torre, insieme alla ragazza, poi consapevole del tracollo imminente. Storie drammatiche e altri disastri, visto che poi si vedrà cosa accade se si da l'ok all'egoismo personale ( i miliardi che la nipote mette clandestinamente da parte), alla depressione ( il Direttore Commerciale Dr. Magnaghi, bocconiano di provata esperienza, prima Product Manager e poi promosso) che si suicida etc.
Insomma, una realtà italiana grande, potente, che viaggiava con Jet privati e che credeva in cultura e valori solidi, più articolati di quelli che portano un non visto presidente del consiglio ad adornare con la Bibbia finta la libreria della villa di Arcore ( sarà vero?) che non riesce a fare un passo indietro, a cedere la maggior parte delle azioni a investitori stranieri ( di questi giorni peraltro l'assorbimento della Parmalat da parte dei francesi) al momento giusto per sopravvivere.
Una storia come tante, alla fine, solo che, al contrario di altre, in questa il Governo non reggerà la ditta e i capi si adopereranno in mosse disoneste ed oscure per temporeggiare, per ritardare la frana che sommergerà tutto e tutti.

Bevete più latte, si diceva in un episodio di "Boccaccio ‘70", quello col grande Peppino De Filippo.

Outsider consiglierà la pellicola agli amanti dell'ars recitatoria et recitativa e a chi volesse un film italiano vedere.
Outsider metterà il pollice su, a guisa di un camionista danese o tedesco che, con il baffone lungo, biondo e umido di un buon boccale di birra bevuto in questa estate calda, sporge il suo braccio sinistro e con un sorriso largo alza il pollice esibendo il braccione di maschio possente.

Acculturatevi pargoli, l'Italia è stata anche questa.