caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE PRESENCE regia di Tom Provost

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
alexhorror     3 / 10  03/07/2012 14:19:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una donna si reca in una chalet di montagna per stare in tranquillità e per
poter lavorare in assoluta serenità. All'interno viene "controllata" da una
sorta di spettro che, con il passare del tempo, pare affezionarsi particolarmente a lei. Un giorno arriva il fidanzato di lei e le chiede di sposarla. Inizialmente titubante ma poi accetta per poi ripiombare in alcuni
dubbi che attanagliano la sua mente. Dubbi che vengono a lei "suggeriti" da un secondo spettro che vuole,a tutti i costi, metterle i classici bastoni tra le ruote.Passiamo alle cose positive di questo "The presence". Innanzitutto molto bella la location, un bella baita immersa nel bosco con tanto di lago a pochi passi. Un paesaggio magnifico nel quale trascorrerei volentieri un ( breve ) periodo lontano dal caos metropolitano. Altri dettagli positivi? Fatemi pensare...beh...
Mira Sorvino qualche anno fa era una bella ragazza ( ammirevole in "La Dea
dell'amore" di Allen, tuttosommato in parte in "Mimic" di Del Toro ). Oggi è
carina, un po' attempata.Un altro aspetto positivo? Beh..."The presence" favorisce il sonno, nel caso abbiate problemi di insonnia o simili, può essere un buon viatico...Le caratteristiche negative di questo film, al contrario, sono innumerevoli.
Impossibile elencarle tutte, mi limito semplicemente a dire che il film è tedioso, lentissimo, con diverse scene di ridicolo involontario, con tantissimi passaggi per niente spiegati, una messa in scena di stampo televisivo e una recitazione globale assolutamente sotto il livello di guardia.
Il regista Tom Provost, sotto l'ala protettrice di Daniel Myrick ( regista di
"The blair witch project" ma anche responsabile del pessimo "Solstice" ),
confezione una storiella flebile, che scorre via per circa ottanta minuti senza mai un attimo di suspance o di tensione. Tenta in modo maldestro per citare il Jack Clayton di "Suspance" ma, alla fine, riesce solo a ricordare qualche prodottino televisivo di terzo rango. Alla fine del film lo spettatore non può che farsi alcune domande che ovviamente sorgono durante la visione del film.
Innanzitutto perchè ogni volta che qualcuno va in bagno ( un baracchino posizionato a diverse centinaia di metri dallo stabile ), oscuri rumori precedono un uccello che si schianta contro di esso? Perchè il marito non cerca mai di capire, di indagare, sui continui cambiamenti di umore della donna? Ma soprattutto...perchè, in tanto spazio interno, non hanno ben pensato di
inserirvi un...bagno??? Difficile anche sopportare i continui cambi di umore della protagonista e le "non reazioni" del marito che sembra rimanere impassibile e imbambolato in ogni occasione. Sembra di assistere a un incontro di pugilato dove uno mena pugni a raffica e l'altro si limita a subire in attesa di non si sa cosa. Difficile
anche non mettersi a ridere di fronte allo "spettro", quello "buono", che in tutto il film esclama soltanto un "noooo", causa il volto da inebetito, maggiormente adatto come clone di Jim Carrey in qualche film comico.
Il finale, ridicolo, ricorda un po' qualche puntata del serial "Ghost Whisperer" con Jennifer Love Hewitt...e con questo credo di aver detto tutto...
La mia compagna, dopo averlo visto assieme al sottoscritto, si è girata sul letto e neanche mi ha dato la buonanotte, evidentemente contrariata per il film
scelto.Difficile quindi arrivare in fondo a questa porcheria, armatevi, se tentate la
visione, di secchi di caffè o pasticche per rimanere svegli...