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BODY regia di Paween Purikitpanya

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  13/01/2014 11:29:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Superato l'ostacolo di una prima parte interlocutoria piuttosto macchinosa e poco originale "Body sob 19" prende quota grazie ad una serie di colpi di scena ben escogitati dirigendo verso una soluzione del mistero che, come spesso capita negli horror orientali, è generato da situazioni pregresse ad alto tasso drammatico.
Dietro le visioni del giovane Chonlasit c'è molto di più di un decomposto fantasma dai lunghi capelli corvini e un ripugnante gatto orbo da un occhio, c'è una storia complessa di amore e sensi di colpa, di tradimenti e rituali simil-stregoneschi.
Non tutte le sorprese si incastrano alla perfezione, qualche forzatura la si nota, come qualche aggancio problematico, però nel complesso la sceneggiatura funziona e soprattutto genera curiosità oltre a qualche isolato salto sulla poltrona.
Notevoli gli omicidi, centellinati ma realizzati con poche limitazioni a fantasie sanguinarie. L'assassinio al museo è da antologia horror, alttrettanto buono quello nella corsia dell'ospedale. C'è un'eccedenza di effetti digitali che fa a pugni con la buonissima tecnica registica messa in mostra a volte con atteggiamento fin troppo compiaciuto. Di conseguenza la computer grafica convince solo a tratti risultando inadeguata in alcuni segmenti, soprattutto considerato che il budget (presumibilmente non illimitato) non permette un lavoro di fino.
Nel complesso una pellicola interessante, caratterizzata da momenti non perfettamente integrati alla storia oppure un po' naif, quasi sull'orlo del ridicolo come nel caso dell'umiliazione della studentessa. Anche le due ore di durata giungono eccessive, si poteva eliminare qualche scena e asciugarne altre. La commistione però tra ghost story e splatter è convincente, insieme al voler evitare con successo certe consuetudini narrative.