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KILLING ZOE regia di Roger Avary

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Scanlon     7½ / 10  01/06/2018 11:09:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rimane di diritto tra i miei cult personali degli anni 90'...

E' dura, leggendo commenti e rielaborazioni del film, notare come sull'onda di un malinteso (il tarantinismo mancato di Killing Zoe) la pellicola di Avary non sia stata affatto capita e apprezzata.

Avary dimostra infatti grande versatilità e dopo aver aiutato Quintino a redigere le sceneggiature di Le Iene, Una vita al massimo e Pulp Fiction (per il quale vincerà l'Oscar) se ne esce con un film che di "tarantiniano" ha poco e niente, e a dispetto del suo collega, registicamente non eccelso, Avary qui dimostra una capacità in fatto di ripresa, montaggio, sintesi visive e colonna sonora che lo pone in una luce particolare e lo rende artista nel vero senso della parola.
Precursore del thriller francese anni 90' (come qualcuno ha già ricordato), Killing zoe, superata la prima mezz'ora, diventa un vortice di dinamismo cinematografico che ti incolla allo schermo fino all'ultimo secondo, attraverso una discesa a climax che si conclude con un epilogo roboante. Delizioso quanto appagante.

Poi possiamo aprire un capitolo a parte e chiederci anche perché Avary sia stato martirizzato dall'ottusità dei producers americani (al tempo in fissa con Pulp Fiction)
che mai più lo hanno considerato - ritornerà alla regia solo un decennio dopo con Le Regole dell'attrazione - e del perché in generale in pochi abbiano afferrato la cinefilia colta del buon Roger a scanso di quella grezza dell'ex amico Tarantino.

Morale: non sempre nella vita si ottiene ciò che davvero si merita, nel bene o nel male... e ci vuole anche fortuna nell'esordire al momento giusto...