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FRATELLO, DOVE SEI? regia di Joel Coen

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david briar     7 / 10  12/04/2014 20:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I Coen confermano la loro capacità di fare film d'autore "di genere" in modo originale e personalissimo,ponendosi fra i più importanti autori contemporanei,fra quelli che saranno maggiormente presi come modello in futuro.

Seppur non neghi il loro talento e abbia apprezzato opere come "Fargo" ,"Il grande Lebowski" e soprattutto il bellissimo "L'uomo che non c'era", li ho sempre ritenuti lievemente sopravvalutati e un po' troppo freddi e calcolatori,a tratti forzatamente e presuntuosamente ermetici(è il caso di "Non è un paese per vecchi").
"Fratello dove sei?" ha l'aria di essere un loro film minore,meno ambizioso,rischiando effettivamente poco se pensiamo che è dei Coen.Sono presenti delle sorprese e aneddoti che movimentano la scena,ma queste caratteristiche sono tipiche di tanti road-movie per movimentare la trama,e quindi assolutamente funzionali al genere scelto.Il coinvolgimento è buono,con qualche inceppo,e nel complesso la pellicola risulta piacevole e allegra.A colpire è l'ottimo uso della musica legata alle vicende e alla politica, un efficacissima fotografia affascinante e memorabili,dall'inizio in bilico fra bianco-nero e colori e al lavoro sul volto dei personaggi.Bravi anche gli attori,tutti perfetti per i ruoli,in particolare Tim Blake Nelson.
Si nota anche un continuo utilizzo di metafore,a tratti divertenti a tratti superflue,e in questi momenti è evidente una superbia registica spesso insistita,ma che non influisce più di tanto nella buona riuscita del prodotto.

In conclusione,un buon film con i soliti pregi e difetti dei Coen,che ha il pregio della leggerezza.Senza bisogno di urlare al capolavoro,è godibile,apprezzabile e mette di buon umore,consigliato.
Di culto la canzone "Man of Constant Sorrow",che da quella marcia in più al prodotto per essere ricordato.