Satyr 8 / 10 23/02/2011 02:01:52 » Rispondi Per certi versi è un film sorprendente, povero nelle risorse, immenso nella sua riuscita. Palmares di tutto rispetto: ha vinto un paio di festival, ha ottenuto 4 nomination agli oscar mettendo d'accordo praticamente tutti. Come? Raccontando ancora una volta quell'America di provincia contaminata da omertà e violenza, pezzi di terra dove i sentimenti non trovano spazio e i rapporti umani risultano gelidi come il titolo del film.
Il degrado sociale e il senso di malessere sono perfettamente sintetizzati dai desertici paesaggi in cui la pellicola è ambientata. Location che metaforicamente funzionano meglio di un orologio svizzero, assumendo un ruolo di primaria importanza nell'odissea della piccola Ree.
Da elogiare senza mezze misure la regia della Granik, fredda e distaccata, uno sguardo lucido e al di sopra di ogni giudizio morale su una delle più inquitanti provincie mai riprese. A livello visivo non riesco a trovare parole davvero funzionali per descrivere il colpo d'occhio. Un pungno nello stomaco. E non credo di aver reso bene l'idea.
La storia è semplicissima, la messa in scena, i volti scelti e il cast sono il vero valore aggiunto, con in testa una Jennifer Lawrence carica di un carisma sorprendente. Inutile dire che la sua è una performance memorabile per un personaggio contraddistinto da tenacia, perseveransa e forza della disperazione. Della serie: quanto sei disposta a rischiare pur di prenderti cura delle persone che ami? Il presupposto è di quelli affrontati centinaia di volte, ma qui siamo davvero ad alti livelli. Imperdibile. E dopo aver visto questo, comincio a pensare che l'attuale stagione cinematografica ha un suo perchè.