caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA CITTA' CHE AVEVA PAURA regia di Charles B. Pierce

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ferzbox     6 / 10  12/05/2016 19:53:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono contento perchè ho recuperato uno slasher considerato cult in America, conosciuto grazie alla pellicola "quasi" remake prodotta nel 2014, molto citazionista e addirittura metacinematografica, al punto che la curiosità mi ha divorato.
Che dire, il film mostra tanti difetti, a partire dal ritmo lentissimo in alcuni passaggi, fino ad arrivare ad un'ironia pensata per sdrammatizzare le parti più cruente ma decisamente eccessiva e troppo presente.
Ad ogni modo questa produzione è riuscita a colpirmi comunque per lo stile narrativo, dove la voce narrante non si limita ad infomare lo spettatore che i fatti che sta per visionare sono ispirati ad una storia vera, ma interviene addirittura in più momenti come se fosse una sorta di reportage sul serial killer che sconvolse la cittadina di Texarkana negli anni 40.
Lo stesso psicopatico ha ben poco a che spartire con i grandi miti dello slasher; non è un mostro immortale alla Michael Myers o alla Jason, ma semplicemente un pazzo scatenato con un cappuccio in testa, alto due metri, dalla notevole forza fisica, eccitato nel molestare le coppiette che si appartano nei posti isolati.
Gli omicidi non sono eccessivamente cruenti (tranne uno che mi ha colpito per la perversione malata....l'ultimo...), però ha qualcosa di diverso dai tanti altri film sul genere....ancora più reale di quanto non sembrasse "Non aprite quella porta" di Hooper(ma inferiore cinematograficamente però eh).....
Non è un capolavoro di tecnica cinematografica, ma penso che il modo concepito per realizzarlo valga la pena di una visione....sopratutto se si è amanti degli slasher; non vedere questo significa saltare un pezzo di storia secondo me....e
...e poi è tanto, ma tanto anni 70.....