Fortune 8½ / 10 13/08/2013 11:14:00 » Rispondi Film d'avventura splendido,senza tempo,con un'atmosfera cupa, misteriosa,mistica che rivedo sempre molto volentieri (in effetti, tra le altre cose, sono cresciuto a pane ed " Excalibur" ;-) ).
La leggenda di Re Artu' in una delle più celebri e riuscite fra queste trasposizioni. L'Artù di Boorman e' un eroe tutto letterario ( tratto dal romanzo di T.Malory), nato dalla mente e dal cuore dei poeti ; trascende la Storia e coinvolge l'immaginazione e il sentimento.Tutti i personaggi della saga vivono in una dimensione leggendaria, imbevuta di misticismo e magia. È un Medioevo pagano e ancestrale esistito forse solamente nell'animo degli uomini capaci di sognare.Piuttosto che inscenare un Medioevo approssimativo, o poco appariscente per rigore filologico, il regista lascia la Storia agli esperti e pone in primo piano le atmosfere fantasy.La chiave fantastica e onirica e' fulcro della pellicola ma, senza dimenticare la crudezza della guerra ,del sangue ,del tradimento ,delle passioni umane e della loro pochezza, riesce ad accostarvi il sacro,la figura del calice del Graal ,lo spirito cavalleresco puro e immacolato, la saggezza senza tempo del mago Merlino (un Nichol Williamson superbo)...alla fine attraverso la sofferenza fisica e spirituale riusciranno ( le figure piu' carismatiche) a riscattare le nefandezze e le debolezze umane, il tutto accompagnato dalle immortali musiche di Wagner.
Un Classico
Nomination all'Oscar per Fotografia Nomination alla Palma d'oro a Cannes Premiato per i costumi dall 'ACADEMY OF SCIENCE FICTION, FANTASY & HORROR FILMS - USA
A proposito di fotografia: è utile sottolineare che, come i più attenti avranno notato, il film si divide in tre colori predominanti: il verde della prima parte del film per sottolineare quando l'uomo era tutt'uno con la natura, infatti si può vedere il colore verde riflesso sul metallo delle armi, delle armature, nel lussureggiare nei ruscelli, nei muschi e nei licheni onnipresenti. Poi il colore dell'oro nella parte centrale, quando il Paese sembra ormai prospero e pacificato; il colore lo si nota nei vestiti, negli arredamenti e persino sulle merlature dei castelli. Infine il colore rosso dell'ultima parte a simboleggiare il sangue e l'eterna violenta irrequietezza dell'uomo, colore ben presente nella battaglia finale e nella cupa alba che la seguirà con la scena (da brividi!) della morte di Artu' e della restituzione di Excalibur alla Signora del Lago.