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NON LASCIARMI regia di Mark Romanek

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eletar     7½ / 10  07/12/2012 17:00:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho l'impressione che la maggior parte dei recensori che hanno stroncato la pellicola facciano leva sul fatto che non ritengono verosimile che questi "bovini" non si ribellino al proprio destino; come altri hanno tentato di spiegare, il punto focale è l'educazione: guardate con attenzione gli indizi seminati soprattutto ad inizio film, come si accenni ai racconti spaventosi che gli educatori lasciano circolare, tanto che una palla caduta al di la dello steccato viene immediatamente abbandonata dai bambini. Questi, cresciuti in cattività, sono costantemente sotto controllo (fate attenzione ai bracciali) e senza una vera identità: scappando dove potrebbero andare? Quale di loro da solo avrebbe la forza per ribellarsi contro un'intera società? Come coalizzarsi visto che sono costantemente separati e rimescolati? Immedesimandomi in questo ipotetico scenario mi viene da pensare che ben pochi cloni potrebbero avere la forza d'animo per ribellarsi, e ancora più difficilmente questo non li porterebbe a conseguenze ancora più nefaste del loro già macabro destino. D'altro canto il film non parla di ribellioni; narra invece la tragica storia di tre ragazzi "per bene", che accettano il loro destino in virtù della loro "buona educazione"; e non senza domande, non nascondendo il loro smarrimento... Al contrario: il film forse suggerisce che la loro angoscia di fronte ai loro rimpianti, ad una fine già così vicina e ad una vita così inquadrata, non sia dissimile da quella che provano, forse solo in parte, alcuni di noi, per le medesime ragioni e nonostante il nostro ipotetico libero arbitrio. Il film è lento, è vero, ma anche toccante e dà molto da pensare;dopo l'atroce scoperta del destino di questi ragazzini, mi sono lasciata prendere dai loro discorsi, dai loro sogni, dalle loro emozioni e dalla loro illusione di poterla scampare. Fame di vita spinta al limite. Tutto questo fino al poeticamente atroce finale. La protagonista Carey Mulligan è di una tenerezza e di un'umanità che spezza il cuore. Se l'intento di questo film era di attirare la mia attenzione e farmi stare male... c'è riuscito in pieno. Bello, intenso, commovente ma non so se riuscirei a vederlo una seconda volta.... è decisamente sopra la media degli ultimi film che ho visto; a mio avviso il confronto con "The Island" è assolutamente da evitare (quest'ultimo non è altro che la solita frittata hollywoodiana).