paride_86 5 / 10 06/09/2011 02:20:42 » Rispondi In una società scientificamente "avanzata", retrodatata negli anni '50, è possibile allevare dei veri e proprio cloni dai quali prelevare organi sani da sostituire. Fin qui tutto ok, buona la partenza! Il film degenera quando, successivamente, dà un'ulteriore virata verso il sentimentale, fino a diventare stucchevole e inconcludente:
si vuole portare lo spettatore a credere (insieme ai protagonisti) nella possibilità di un rinvio per i cloni se una coppia dimostra di amarsi davvero, per poi "stupirlo" e commuoverlo quando, verso la fine del film, si "rivela" che si tratta solo di una leggenda metropolitana e che non esiste alcuna proroga. Allora: in una società così cinica da creare dei cloni ad hoc per i trapianti, chi può davvero credere che ci sia la possibilità di un rinvio in caso di "vero amore"? E poi, come si dovrebbe dimostrare questo "vero amore"? Coi disegni che i cloni facevano da bambini? Un'idea così stucchevole e sgangherata non sta in piedi neanche per un attimo! Senza contare che l'ultima volta che ho sentito la distinzione tra "amore" e "vero amore" sarà stato ad otto anni, mentre leggevo una fiaba!
Insomma, un'occasione sprecata che non può essere certo risollevata dalla bravura degli attori.