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RED HILL regia di Patrick Hughes

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Febrisio     6 / 10  28/06/2011 11:59:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
RedHill è di poche e semplici pretese. La sceneggiatura sin troppo prevedibile, priva di qualsiasi tipo di curiosità e variazione lo rende un film avaro di sorprese. Le basi stereotipate gettate inizialmente e alcune piccole situazioni creano subito un'atmosfera credibile, rivestendo modernamente il mito del west, e rivalutando a suo modo un personaggio quasi del calibro di Halloween. L'entrata in scena dell'indigeno rappresenta il picco massimo della pellicola, in cui lo spettatore si ritroverà alcune scene, tra cui quella del "bar", particolarmente riuscite. Dopodichè il film vive di rendita, vissuto dallo spettatore come un aspettare invano che accada qualcosa di nuovo.
Le vesti australiane sembrano accecare lo spettatore da un film che deve praticamente tutto all'america. Anche l'arida fotografia del paesaggio, servita da sfondo per un tipico west, non ricrae il suggestivo paesaggio australiano, contrariamente sembra ricercare nello spettatore un deja vu di emozioni viste in pellicole made usa.
Per una serata non impegnativa e poco sorprendente.
Febrisio  28/06/2011 13:25:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi son dimenticato della fascinosa pantera, tanto quanto inutile
Febrisio  03/03/2012 11:36:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ritornando alla pantera... Ho visto un documentario che parlava di quest'ultime. In certi luoghi, ora non ricordo se fosse verso l'Africa, o verso l'Australia, è così raro vedere un leopardo dal manto nero che venne perlopiù preso per una leggenda. Chi la vede, agli occhi della gente del luogo, è più pazzo che normale. Come vien rappresentata e vista nel film sembra andare verso questo significato; come un qualcosa che compare e scompare. Una visione.