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VENTO DI PRIMAVERA regia di Rose Bosch

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LoSpaccone     4½ / 10  17/09/2011 19:45:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' inutile girarci intorno: la Shoah è uno di quei temi che fa breccia a prescindere, anche quando trattata in malomodo come in questo caso. Un filmaccio in tutti i sensi, per lo stile (molto televisivo), il disegno dei caratteri (si scade più volte nel pittoresco), i dialoghi (da scuola elementare). Il tutto in un quadro di nauseante patetismo. Si salva solo qualche recitazione.
Si parla spesso dell'importanaza della memoria, ma trovo che operazioni di questo tipo alla lunga vadano quasi nel senso opposto perchè banalizzano la complessità di eventi di difficile codificazione che investono la natura dell'essere umano e del suo modo di stare al mondo.
Invia una mail all'autore del commento zanzom  01/11/2011 18:37:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono solito alimentare sterili polemiche,ma questa volta non posso proprio farne a meno.Posso anche capire che la sensibilità non sia proprio la tua dote migliore. In fin dei conti chi non è molto dotato di quel dono(per alcuni un difetto)che ti permette di cogliere le piccole sfumature ed essenza delle cose,mica la può comprare al supermercato.Ma torniamo a noi....Quello che mi trova in totale disaccordo e proprio quello che scrivi nel commento.Se c'è una cosa di questo film da apprezzare,è proprio la cura dei particolari e la meticolosità con cui la Bosch (giornalista piuttosto famosa in Francia) ci racconta una pagina di storia di cui non si è praticamente mai sentito parlarne( i francesi non ne vanno proprio fieri). Forse ti è sfuggito il fatto,che prima di inizire le riprese si sia documentata per due interi anni,con ricerche certosine,raccogliendo notizie dai parenti ed amici dei deportati. In quanto allo stile televisivo e al pittoresco(nella Shoah non c'è nulla di pittoresco,e questo purtroppo è un episodio vero!)non riesco proprio capire a cosa tu possa riferirti. Basta guardare la scena del velodrome dove i deportati vengono dissetati dagli idranti per smentirti. Tra le centinaia di comparse non ce nè una che non abbia la faccia sofferente( e questi sono i dettagli) e mi risulta pure che ci fossero delle comparse talmente presi dalla parte con gli occhi lucidi. Quindi i casi sono due. O sei stato un tantino distratto durante la visione del film e un pò frettoloso nel giudizio...oppure ti sei fumato roba scadente poco prima del commento........scusa per lo sfogo e un saluto senza rancore.
LoSpaccone  10/12/2011 14:23:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace che tu non riesca a capire la differenza tra un grande film e filmettini come questo. Di ricostruzione storica "vera" ce n'è poca, c'è solo un raccontino didascalico che ha sicuramente il merito di riproporre un evento tragico a molti sconosciuto ma che non mi sembra vada molto in profondità.
Non nego che la Bosch si possa essere informata (e ci mancherebbe pure questo) ma questo non fa di lei automaticamente una cineasta.
Se avessi letto bene avresti anche capito che quando parlo di pittoresco mi riferisco al film, non alla shoah; dovresti imparare a distinguere tra la realtà e la rappresentazione della realtà: io mi riferivo alla seconda. Quel quadretto condominiale presentato all'inizio è un'offesa all'intelligenza.
Concordo sull'efficacia della scena al velodrome, senza dubbio uno dei momenti migliori del film, ma io da film che parlano di cose serie e importanti come queste mi aspetto ben altro... per i riassuntini ci sono i bignami oppure wikipedia.

Invia una mail all'autore del commento zanzom  04/01/2012 17:47:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono anch'io straconvinto che se questo film fosse stato diretto da Polanski o da Eastwood, tecnicamente il risultato sarebbe stato diverso. Ma proprio perchè la Bosch(tengo precisare,che non siamo ne parenti ne conoscenti) non è una regista affermata, ma una semplice giornalista che ha da poco intrapreso questo difficile mestiere. Rende ancora più apprezzabile il risultato,attenendosi ne più ne meno a quello che gli è stato raccontato da parenti e amici dei deportati,e penso abbia dovuto cambiare ben poco per esigenze meramente cinematografiche(il mestiere del capofamiglia Joseph,e poco altro).Comunque mi dispiace che tu non l'abbia apprezzato considerandolo un filmetto. Anche se non siamo praticamente daccordo su nulla, rispetto il tuo voto e il tuo commento.....guai se la pensassimo tutti allo stesso modo.....Saluti.
Invia una mail all'autore del commento zanzom  06/01/2012 01:38:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Errata corige: Scusa, ,non é il mestiere di Joseph,ma il mestiere del capofamiglia,padre di Joseph;Schmuel,che nella realtà era un semplice sarto e non un insegnante.