caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IRREVERSIBLE regia di Gaspar Noč

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Aenima     6 / 10  13/03/2005 09:41:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poteva essere sviluppato 1000 volte meglio...

Detto questo mi pare giusto tentare di analizzare il messaggio onirico lanciato da Noè...La scelta di sfuttare un genere cinematografico come il "Rape and Revenge", che da sempre caratterizza esclusivamente pellicole di serie B ("L'ULTIMA CASA A SINISTRA"; "NON VIOLENTATE JENNIFER", "FIGHT FOR YOUR LIFE"; "LA CASA SPERDUTA NEL PARCO"...) per realizzare un film "D'autore" (le virgolette sono d'obbligo), sembra essere un segnale di ciò che sarà nella sceneggiatura: TUTTO CIO' CHE VEDIAMO/VIVIAMO E' ANTITETICO.
E in effetti, mano a mano che il film procede, non possiamo far altro se non accorgerci di come "il paradosso" sia l'elemento formale più importante nella vicenda descritta:

- Il montaggio è "Mementizzato"
- Il titolo del film, "Irreversibile", è in antitesi con la frase finale/iniziale: "il tempo ripara ogni cosa".
- Il personaggio della Bellucci viene stuprato da un omosessuale
- La prima scena mostra due anziani (probabilmente Marcus e Pierre, in un futuro non troppo lontano), mentre nella sequenza iniziale vediamo un bambino che gioca, e via dicendo...

Il caso, contestualizzato in questa assurda quoidianità, media la tragedia...La violenza esplode: colui che dell'impulsività aveva fatto la sua bandiera soccombe, il suo opposto diviene strumento di vendetta...

-SPOILER-

Noè non sottovaluta la Nietzschiana "ciclicità dell'esistenza", ma si confronta con essa in una strepitosa sequenza finale (unica parte realmente degna di nota)...La telecamera inquadra un poster con raffigurato il feto astrale di Kubrick, quindi scende verso Alex per poi ripercorrere al contrario la sequenza e uscire da una finestra: qui, sdaiato su un prato, vediamo il personaggio della Bellucci mentre la telecamera allarga e si focalizza su un bimbo che gica a un girotondo...L'immagine comincia a girare, per poi perdesi in un cielo senza punti di riferimento dove il moto rotatorio è impercettibile...Un battito di luce inonda la celluloide...L'immagine più violenta del film...Guardare provoca dolore fisico. Lo schermo diviene scuro all'improvviso..."Il tempo ripara ogni cosa"...