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ENTER THE VOID regia di Gaspar Noč

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Neurotico     10 / 10  07/01/2013 12:14:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oscar, un giovane straniero a Tokyo si mantiene spacciando droga (perché dice che "un lavoro serio è da schiavi"), riceve una chiamata da un amico che l'ha venduto alla polizia. Gli dice di andare al locale chiamato Void perché vuole comprare la "roba". Poco prima Oscar si era fatto un trip con una droga psichedelica. Al Void ci va con un altro amico che nel tragitto gli parla del libro tibetano dei morti, in base al quale con la morte lo spirito fuoriesce dal corpo e si reincarna in un altro corpo. La morte è ciò che attenderà Oscar nel bagno del Void. Come descritto nel libro, il suo spirito esce dal corpo (che vede esanime ed accasciato a terra) e poi, fluttuando, inizia a volare fuori dal locale, in una Tokyo mai così colorata e psichedelica, per assistere alla reazione degli amici e di sua sorella Linda alla sua morte. Oscar e Linda sono orfani da bambini di entrambi i genitori persi in un incidente stradale. Se lui è nel traffico illegale di sostanze, lei lavora come spogliarellista in un night club.
Enter The Void è un'esperienza psichedelica più unica che rara. La camera in soggettiva di Noè è estraniante, alienante, non conosce limiti. I muri vengono abbattuti, si inscena la massima libertà dello Spirito che si libra e va ovunque, ma non può comunicare, imprigionato dentro sé stesso. Il locale Void è una metafora che si riferisce a ciò che letteralmente significa: il vuoto. Tale perché manca di qualcosa che dovrebbe esserci. E' il vuoto di Oscar e Linda per la perdita dei genitori. E' il vuoto di Linda per la perdita del fratello, l'unica persona che ama davvero e per sempre, anche dopo la morte (in un flashback si vede Oscar e Linda che da bambini fano un patto di sangue giurandosi amore eterno, convinti che non moriranno mai). Enter The Void è questo: un viaggio allucinato e lisergico nel vuoto di due fratelli segnati da una perdita indelebile. Un film di pura regia e di pure visioni. Capolavoro.