The Gaunt 8 / 10 01/02/2012 19:44:47 » Rispondi La forma cambia radicalmente rispetto a pellicole come Seul contre tous, rimangono costanti tuttavia le tematiche del regista franco-argentino. In queste due ore e mezza di trip psichedelico post mortem, si evidenzia ancora l'estremo nichilismo di Noè, l'annichilimento stesso dell'anima dopo quello del corpo. Il distacco dalle cose materiali diventa impossibile perchè impossibile è spezzare radicalmente quei legami costruiti durante la vita. L'esperienza della vita, i traumi e le questioni irrisolte ci impediscono di trascendere ad un livello superiore, ammesso sempre che esista un livello superiore. Una condanna perpetua alla reincarnazione, una condanna al vuoto. Non è un film di facile da seguire ma ha la capacità di affascinare come poche pellicole sono in grado di fare, specialmente la prima mezzora è straordinaria, ma tende purtroppo ad essere leggermente ripetitivo nell'ultima parte quando il gioco degli "sprofondamenti" dell'anima del protagonista diventa monocorde nonostante l'indubbia ricchezza visiva della pellicola.