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ENTER THE VOID regia di Gaspar Noč

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Terry Malloy     8 / 10  14/12/2011 18:55:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In sala eravamo in quattro. Nessuna maleducazione, come di consueto avviene nei cinema di Milano. Sì, perché nei cinema di Milano la gente solitamente si permette di fare di tutto. Questo perché il Cinema è tutt'oggi (specialmente oggi) considerato una forma come tante di intrattenimento. Che brutta parola. Sì, perché io reputo 'intrattenimento' una partita a bowling con gli amici, una soap in tv, una partita a calcetto. Non considero il Cinema intrattenimento.
E oggi, quando a vedere il film che sto commentando eravamo in quattro, quando il film in questione viene proiettato in un'unica sala in tutta la sterminata provincia di Milano, quando il film in questione viene distribuito con quasi quattro anni di ritardo, finalmente sono riuscito a fruire di questa straordinaria esperienza visiva come dio comanda. Sì, perché quando ti ritrovi insieme ad altri tre sconosciuti, durante una proiezione pomeridiana di un giorno feriale, a vedere un film, e ripeto 4 persone sul milione e passa di gente che vive nel capoluogo lombardo, ma soprattutto a vedere l'ultimo allucinato capolavoro di Gaspar Noè, ti senti parte di qualcosa di grande.

Il Cinema è grande.

Per me si va ne la città dolente
Per me si va ne l'etterno dolore
Per me si va tra la perduta gente

Impossibile e superfluo ci è parso di rievocare la terribile terzina dantesca, scolpita a nere lettere sulla Porta dell'Inferno, scardinata dal Cristo trionfante pochi minuti dopo la sua dipartita dal nostro mondo. Scardinata dalla potenza del Redentore per riportare nella Luce di Di0 gli Spiriti Magni.

In una Tokyo che sembra l'Inferno di Dante, Noé ambienta la sua storia allucinata di morte e di vita. Ambienta una storia fatta di pochi concetti, ma di tantissima Luce. Luce di ogni tipo, luce che si incarna in qualsiasi oggetto, che sia vivo o morto. Luce generatrice, ma anche luce impazzita di realtà perverse e demoniache. Impossibile rimanere impassibili, impossibile non rimanere affascinati dalla spirale di violenza (la scena dell'aborto è pesantissima) e perdizione che avvolge silenziosa e infida i protagonisti di questa vicenda. Una vicenda lineare e piuttosto breve da un punto di vista temporale, ma che si dilata enormemente per via della Forma scelta da Noé per girarla. "Il DMT dura solo 6 minuti, ma sembra che duri un'eternità". Ecco il film è il contrario.
Bisogna vedere questi film per interrogarsi sulle potenzialità di un Cinema che va oltre il concetto classico che ne abbiamo. Noé racconta una storia, è vero, ma è il come la racconta che è importante, poiché di per sé la trama è scontata e prevedibile, infarcita di cliché e concetti base del pensiero Occidentale (vedi il Complesso di Edipo), uscita dalla penna di un Irvine Welsh piuttosto a corto di idee (parlando ipoteticamente). Non è questo l'importante. L'importante è vedersi due ore e mezza di un trip assurdo, dove la ripetitività di alcune scene fa parte del loop, dove l'intermittenza della mdp è l'aprire e chiudersi delle palpebre, dove Noi facciamo il film, poiché Noi siamo nel trip offertoci dal regista.

Non mi spingo oltre nel voto perché anche io (leggendo qua e là i commenti) l'ho trovato un po' lunghetto, avrei tagliato tranquillamente e sono sicuro che l'effetto sarebbe stato lo stesso. Un film da vedere ovviamente al cinema, per assaporare la visionarietà delle luci di Tokyo. Un film da inserire nello studio di un Cinema che è espressione del Post-Moderno.

Ah, i titoli di testa sono quanto di più bello abbia mai visto in vita mia, altro che Tarantino.
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  14/12/2011 21:10:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ti è venuta la pelle d'oca nella scena dell incidente d'auto???
Io sono raggelato, poi mi sono imparanoicato sul fatto che quando moriro' sara' come nel film...sarebbe atroce !!
tnx_hitman  15/12/2011 09:49:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quella dell'incidente d'auto mentre Oscar rivive il passato con lui e
Linda che sono nell'ottovolante?
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  15/12/2011 15:51:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si anche quella
Terry Malloy  15/12/2011 00:02:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La scena dell'incidente (soprattutto quella finale) è al limite dell'horror, in quanto a spavento.
Ma la scena in cui muore e lo spirito se ne va è S T R A O R D I N A R I A.
Invia una mail all'autore del commento luca986  15/12/2011 16:34:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, io sarò a milano settimana prossima. Mi dici in che cinema hai potuto vedere Enter the void? (dove vivo io il posto più vicino dove lo danno è a 200 kilometri)
Terry Malloy  15/12/2011 18:56:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao luca
Cinema Centrale, sei fortunato perché è a due minuti dal Duomo, via Torino 30. è un cinemino a due sale, molto suggestivo. Ti consiglio vivamente la visione.
A presto!
Invia una mail all'autore del commento luca986  15/12/2011 19:24:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
gentilissimo! speriamo che martedì sia ancora in programmazione!
Larry Filmaiolo  14/12/2011 20:56:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Argh! *****! Perchè sti film da me non li danno mai? io soffro! Ma se per caso lo vedessi in dvd e non al cinema...metà di questo assurdo spettacolo andrebbe persa?
Terry Malloy  15/12/2011 00:03:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
credo l'abbiano dato in 3 cinema in italia
Invia una mail all'autore del commento Laisa  20/12/2011 01:20:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il giorno che siamo andati a vedere Pina c'era una specie d'invasione, di assalto, nella sala accanto per Enter the void...erano in 300...
Terry Malloy  20/12/2011 12:00:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....

e voi siete andati a vedere Pina.
1819  18/12/2011 18:06:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento nella forma, che però non avendo visto il film non posso giudicare.
Desidero invece soffermarmi sul tuo prologo.
Da quando ho cominciato a seguire i tuoi commenti (tranquillo occasionalmente) ho notato che il tuo stile, da vero appassionato, è essenzialmente legato alla qualità intrinseca dell'opera, come molti altri utenti esperti del sito.
Il cinema per te non è intrattenimento quindi.
Pur rispettando questa presa di posizione non la condivido, almeno non del tutto. Io stesso sono considerato dalle persone che mi frequentano un "intenditore", anche se non mi sono mai ritenuto un esperto. Tuttavia nel valutare un film considero sempre due fattori: la qualità e l'intrattenimento. Due fattori che a mio parere hanno lo stesso importantissimo peso, e che coniugare è un'ardua impresa; quanti film ricordi che ti hanno divertito, emozionato, ferito ad alti livelli e allo stesso tempo presentavano un'elevata qualità? Ben pochi credo. Un esempio: a me "Iron man", fracassone tutto botti, è piaciuto molto di più rispetto a tanti film d'autore di fattura eccellente ma in fin dei conti noiosi. Non gli darò più di 7, ma il suo dovere lo compie.
E' una tesi che sostengo da sempre, l'equilibrio tra il cinefilo incallito e l'occasionale spettatore da "commercialata". In qualcuno degli utenti di filmscoop ritrovo con piacere questa caratteristica.
Tu cosa ne pensi?


kubrickforever  18/12/2011 22:17:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh il suo pensiero mi pare l'abbia già espresso, come hai detto anche tu...
1819  18/12/2011 23:18:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si intendevo dire a proposito del mio parere, un confronto tra due posizioni diverse ;-)
Terry Malloy  18/12/2011 23:34:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh effettivamente kubrick l'ha detta giusta. Abbiamo due punti di vista completamente divergenti e secondo me c'è ben poco da discutere Paolo! ;)
1819  19/12/2011 20:50:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Basta mi arrendo!! :-)