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UN UOMO DA MARCIAPIEDE regia di John Schlesinger

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jack_torrence     8 / 10  04/01/2015 19:26:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono rimasto avvinto sin dall'inizio - con l'arrivo a NYC dal Texas di questo midnight cowboy - dalla descrizione (un po' coeniana?) del contrasto fra la profonda provincia americana e la NYC piena di sirene e false speranze.
Ma soprattutto mi è piaciuto lo stile di Schlesinger, febbrile. Gli usi dello zoom; del montaggio in particolare, con flashback continui e visualizzazioni dell'immaginario, ricordi e fantasie, momenti onirici... Si vede la provenienza del regista dal Free Cinema britannico, e credo proprio che Schlesinger ha influenzato molto Roeg (v. "A Venezia un dicembre rosso shocking").
Lo sguardo intimamente europeo su quest'America di fine anni 60 è particolarmente fecondo ed è ciò che rende memorabile il film, al di là della descrizione d'un'epoca, di determinati ambienti, e delle tematiche affrontate.