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I SAW THE DEVIL regia di Kim Jee-Woon

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Ciaby     9½ / 10  30/12/2010 16:15:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nevica. Una bella ragazza è ferma su una strada deserta con l'auto in panne. Il suo fidanzato al telefono le consiglia di aspettare il carroattrezzi, prima che possa raggiungerla. Quando uno sconosciuto dall'aspetto poco rassicurantele offre un passaggio, la ragazza rifiuta tentennando. Lui insiste e di fronte ad un altro rifiuto, adotta le maniere forti. Viene trovata morta il giorno dopo da un bambino.
Kim So-Hyun, sconcertato e sconvolto, giura di trovare il colpevole dell'omicidio e vendicarsi. Ma non si accontenta di questo. Una volta scoperto il colpevole, il panciuto e bizzarro autista di autobus Jang Kyung-Chul, So-Hyun decide di iniziare con lui un macabro gioco, una caccia all'uomo che porterà a tragiche conseguenze, toccando anche la famiglia del protagonista.

Torna Kim Ji-Woon, uno dei più affascinanti, altalenanti ed eclettici cineasti del cinema contemporaneo coreano, dopo aver sperimentato con il noir (A Bittersweet Life), il western (The Good, The bad, The Weird), la commedia (The Quiet Family, Coming Out) e aver girato quello che ritengo il miglior horror in assoluto, "Two Sisters", il regista approda al thriller vendicativo, ispirandosi vagamente alla trilogia della vendetta di Park Chan-Wook.

Cosa ne esce? Una bomba. Thriller oscuro, violentissimo, è un duro pugno allo stomaco che coinvolge, appassione e sul magnifico finale distrugge. Il cast stellare aiuta, poi, al pieno coinvolgimento: Da una parte, freddissimo, Lee Byung-Hun (A bittersweet Life, bungee Jumping on Their own), dall'altra l'enorme Choi Min-Sik (Old Boy, The Quiet Family), perfetto nel ruolo dello psicopatico serial killer. Il film, ricco di scene d'azione, è però tutt'altro che mero intrattenimento, è una durissima riflessone sull'inutilità della violenza e della vendetta, che anzichè risolvere portano a guai sempre maggiori. Un film che è un magnifico climax di battiti e sospiri, sicuramente il più cattivo e spietato dell'intera filmografia di Kim ji-Woon, che non rifiuta di autocitarsi con ironia (le spille e gli aghi gettati a terra come arma , proprio come in "Two Sisters"). Assolutamente da vedere, girato e recitato alla perfezione, è uno dei migliori thriller degli ultimi anni. Due ore e mezza che scorrono in un secondo.