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THE FIGHTER regia di David O. Russell

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Black Eight     7½ / 10  20/04/2011 23:23:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si è detto a più riprese che la forza di questo film risiede principalmente nel suo cast di prim'ordine e questo è in parte vero. Christian Bale e Melissa Leo sono veramente meritevoli dell'oscar avendo sfornato due interpretazioni pregevoli e di spessore. In particolare Bale, a cui è stata finalmente riconosciuta un'indubbia versatilità attoriale oltre alla più che rinomata capacità di trasformarsi fisicamente a seconda del ruolo, è magnetico, cattura da subito l'attenzione dello spettatore (anche perché è il protagonista morale della storia) a discapito del suo compagno di set Mark Walhbergh che cmq non sfigura totalmente e che svolge un ottimo lavoro in qualità di produttore del film. Forse è proprio la Adams quella più in ombra, sicuramente non aiutata da un ruolo piuttosto piatto anche se influente ai fini della trama (nella mia classifica personale ho trovato più incisiva, e per questo meritevole di una candidatura che alla fine non è arrivata, la prova della Kunis ne Il Cigno Nero). Detto ciò trovo che siano state ingiustamente trascurate le altre componenti del film a partire innanzitutto dalla regia che non a caso ha ricevuto una candidatura. Il lavoro fatto da David O'Russel con la camera a mano è infatti efficace quanto quello di Aronofsky e in generale si percepiscono chiarezza di idee e una certa originalità figlia di un talento decisamente inespresso (il fatto che questo regista abbia firmato pochi film e sia poco noto al grande pubblico sembra che sia da imputare principalmente ad un carattere affatto trattabile).
Il montaggio notevole, poi, unito ad una ambientazione realistica completano il quadro rendendo scorrevole una trama che altrimenti lascerebbe ben poco spazio all'immaginazione. La tematica del riscatto del perdente nella vita contestualizzata nel mondo della boxe è ormai usurata a livello cinematografico ma in questo caso ciò che rende peculiare la pellicola è l'approfondimento psicologico dei personaggi e l'empatia che si crea inevitabilmente con lo spettatore. Questa è la ricchezza del film che offre spunti interessanti oltre che motivi di riflessione per questo conserva una propria identità che lo renderà comunque unico nel suo genere