L'Invisibile visibile solo per i ciechi. La solitudine che vuole una compagnia che non riesca a vederlo. Spagna è sempre più sinonimo di garanzia, nel calcio e nel cinema. Morales dirige senza sbavature un thriller dal ritmo costante che si muove con naturalezza tra tensione e poesia, facendosi apprezzare poi con una trovata degna di essere riportata da molti: il nascondere i volti allo spettatore nel periodo di cecità di Julia. Belén Rueda è ormai una certezza. Ottimi anche i dialoghi. Non avrei inserito la relazione del marito con la sorella, che toglie credibilità e forza alla bellissima scena finale.