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127 ORE regia di Danny Boyle

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atticus     6 / 10  04/03/2011 01:14:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Della serie: prima di avventurarvi per posti impervi assicuratevi di aver lasciato detto a casa la vostra destinazione.
Per inciso, il film racconta una bella storia, massima stima per la tempra e la forza di volontà di Ralston. Però sempre di film si tratta e la storia è già stata abbondantemente vista sugli schermi; dopo la fatidica caduta, la sceneggiatura arranca terribilmente tra momenti onirici e finti colpi di scena, fallendo miseramente nel racconto di un personaggio che avrebbe meritato ben altro approfondimento.
Boyle, dal canto suo, cerca di rinverdire la sua "poetica del fato" (imbarazzante tutta la teoria del meteorite destinato destinato a bloccare Aron...) che aveva portato al trionfo un filmetto furbastro e falso come "The millionaire", ed infila una raffica di trucchetti da videoclip che lasciano del tutto indifferenti.
Alla fine della fiera "127 ore" è solo un semplice film d'avventura un pò pretenzioso, parco di suspense e di vere emozioni, che si lascia seguire soprattutto per la notevole performance del carismatico James Franco.
jack_torrence  04/03/2011 02:20:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ancora una volta sono completamente d'accordo con te, caro Giuseppe.
Il tuo commento tra l'altro è davvero equilibrato e piacevole da leggersi, hai detto più semplicemente e meglio di quanto ho fatto io nel mio commento, quello che penso del film! Facendo anche cenno alla "poetica del fato" (e alla teoria del meteorite... che giustamente definisci "imbarazzante" [ma poi perché quella pietra dovrebbe essere un meteorite?!?!?]) che a me era completamente sfuggita...
Complimenti!
atticus  04/03/2011 09:51:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carissimo Stefano, sei sempre molto gentile!
Infatti anch'io mi trovo assolutamente in accordo col tuo pensiero, nonostante sia riuscito a promuoverlo: in fondo si lascia vedere senza grandi sforzi e Franco è bravo. Ho trovato fuori luogo soprattutto questo punto di vista "fatalista" degli eventi che Boyle ha inserito in modo posticcio solo per ricordare al mondo che lui è il regista di The Millionaire... C'è veramente poco approfondimento sul protagonista, per questo resta un filmetto d'avventure senza infamia né lode.
A risentirci! :))
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  04/03/2011 11:30:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusatemi l'intrusione ma siete proprio fuori strada....Boyle, sicuramente non ha compiuto un capolavoro girando questa pellicola. Ed è altrettanto vero che è andato fuori tema sull'argomento destino. Ma sono certo che non voleva affatto ricordare al mondo che lui è il regista di the millionaire, ma dare continuità ad una filosofia in cui lui crede molto. Di questo regista non ho visto trainspotting, ma se analizziamo le altre sue pellicole questo concetto è onnipresente. In fondo Sunshine è una sorta di 127 ore dello spazio.
atticus  04/03/2011 12:46:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Boyle ho visto "Trainspotting", "Piccoli omicidi tra amici", "The Beach", "Una vita esagerata", "The Millionaire" e basta credo... Da questi film, l'unico in cui sia portante questa stucchevole propensione di abbandono alle ali del destino è proprio "The Millionaire". Credo che anche nel minore "Millions" ci sia qualcosa di simile ma è una supposizione. Può darsi che sia proprio una visione di vita che il regista ha acquisito negli ultimi anni ma la modalità di inserimento in "127 ore" m'è parsa assolutamente fuori luogo, o almeno mal posta e raccontata. Posticcia, ecco come mi è sembrata, messa lì giusto per richiamare i temi del suo film più sopravvalutato, "The millionaire", appunto.
"Sunshine" vorrei vederlo perché ne ho sentito parlare bene...
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  04/03/2011 13:08:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo pienamente in merito al mancato approfondimento dell'argomento destino. Condivisibile o meno, poteva essere sviscerato maggiormente senza lasciare quel senso di incompiuto. C'è da dire che come mi confermi tu, non sono solo io il visionario che ne ha visto la presenza.Nonostante ciò ti ripeto, anche alla luce del passato di questo regista, non credo e non vedo alcuna intenzione di ricordare The Millionire. Vedo semplicemente una costante di pensiero che evidentemente Boyle ha adottato come filosofia di vita e che inevitabilmente si "affaccia" anche al compimento di quelle che sono le sue opere. Come ti ho già detto quando vedrai Sunshine troverai non poche analogie con questo film, eppure è un "prequel" rispetto a the millionaire . In particolare nelle dinamiche di svolgimento. Destino, situazione irreparabile, scelta e prezzo da pagare. Per quanto mi riguarda Sunshine poteva essere un grande film, purtroppo un finale delirante in stile Kubrick nè ha snaturato le proprietà...emulare non sempre dona buoni frutti.