Febrisio 5½ / 10 12/03/2011 11:55:56 » Rispondi La storia la si sa'. La tensione si sa' che ci sarà. I personaggi in parte ci sono. Sfortunatamente tutto si perde dopo un primo esorcismo, una storia assai veloce, e una maria grazia cucinotta relegata a dormire su una panchina.
"Il rito" svanisce in un film che non desidera puntare su paura/tensione, e non riuscendo a sfoggiare le sue carte migliori "come storia ispirata da eventi reali, e "peccando" (verbo assai adatto) in un ragionamento mal elaborato, o qualcosa che andasse nel profondo, ma che tanto desidererebbe creare. Con tono sarcastico direi che sembra un messaggio beffardo "pro vaticano/chiesa" alla conquista di giovani spensierati, che se mai non credessero in dio, il cinema possa farli pensare al diavolo, e di conseguenza... Le relazioni più carine (che praticamente non centrano nulla, ma durante il film non avevo nulla di meglio a cui pensare, è gia tutto dire) son riguardanti la figura del gatto; il rapporto diavolo/gatto del passato (reale), roma infestata dai gatti, che se pronunci il loro nome non ti danno mai retta, e il fatto che il diavolo sia sconfitto praticamente riducendolo alla sottomissione, facendogli pronunciare il proprio nome, quasi rimarcando in questo caso la forza d'indipendenza superiore dei gatti, e la sua figura mistica.
Un film che non sa dove porsi, se nel fantasy, o nella realtà, ma ben peggio credo che nemmeno il regista avesse idea di quale risultato raggiungere. Una via di mezzo.