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CANE DI PAGLIA regia di Sam Peckinpah

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Napoleone     8 / 10  28/05/2007 20:11:00 » Rispondi
Indubbiamente un film assai controverso, ma bello; o meglio: bello e terribile.
Memorabile scalata di Dustin Hoffman dalla timidezza imbelle al regno della violenza ferina. La tesi del regista è semplice: la violenza e lo stupro sono la sintesi rispettivamente di tutti i rapporti umani e sessuali. Anche nell'esperienze più innocenti, c'è sempre una componente, in questo caso in forma latente, di sopraffazione. Ciò è testimoniato dalle relazioni, definite da noi tutti normali e comuni (una semplice chiaccherata col reverendo o un dialogo al pub, ad esempio) che avvengono tra i personaggi del film: a ben guardare, anche in quelle più ingenue, la violenza e lo stupro sono lì, pronti solo ad esplodere.
Nello scorrere delle scene gli interrogativi si affollano densi nella mente, ma non avranno risposte: c'è sempre una variabile nascosta che inficia la nostra comprensione dell'insieme. Tale incompletezza gnoseologica è sostanzialmente da attribuirsi a due fattori: le tesi radicali di cui sopra e il montaggio volutamente caotico. Comunque da guardare assolutamente.