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LA CASA DEL BUON RITORNO regia di Beppe Cino

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  01/06/2012 10:51:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thriller psicologico con finale slasher dalla regia raffinata ad opera di Beppe Cino,sciagurato però nella stesura di uno script soporifero e troppo disarticolato nella parte centrale.
Piuttosto abusato il prologo, con Luca, che dopo anni passati lontano dall'abitazione in cui ha passato l'infanzia, torna a casa in compagnia della sua promessa sposa.
Ben presto emergeranno ricordi angosciosi riguardanti Lola,amica d'infanzia deceduta in circostanze misteriose e laf ollia comincerà a far vacillare la mente del giovane.Cino mischia le carte in modo maldestro,si affida ad apparizioni poco significative e a indizi che confondono in modo deprimente una trama in realtà banalissima,tanto che l'identità dell'assassino si potrà scoprire con largo anticipo, come ciò che accadde di così tanto spaventoso durante uno spensierato pomeriggio di gioco.
Le ambientazioni oscure,il suggestivo accompagnamento sonoro e la maschera del killer,in stile "oni" giapponese,sono meritevoli di elogio, mentre tutto il resto lascia molto a desiderare.A partire da una recitazione dilettantesca ulteriormente enfatizzata in negativo da dialoghi imbarazzanti spesso sfocianti in isterismi dalla comicità involontaria.Stefano Garbini è insopportabile,mentre un'immatura Amanda Sandrelli mostra di non aver ereditato nemmeno una briciola del talento recitativo della madre Stefania.
Tuttavia con una trama meno raffazzonata Cino avrebbe potuto tirar fuori un lavoro di gran lunga più interessante ma evidentemente alle capacità registiche non fa eco un'illuminata vocazione da scrittore.
Il film è stato premiato nell'87 a Roma al FantaFestival,chissà con quale coraggio…