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L'IMPERO DELLE OMBRE regia di Brad Anderson

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phemt     6 / 10  08/08/2011 11:55:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da quando vidi Homer guardare al cinema "Rimasti in basso" in una puntata dei Simpson ho sempre pensato che prima o poi un film del genere negli USA l'avrebbero girato...
Stranamente però invece di farne un blockbuster con evidenti accenni al protestantesimo e alla salvezza dell'anima si è optato per un film a basso budget affidato a Brad Anderson, tra i migliori registi emergenti del nuovo cinema americano, che viene da due ottime pellicole come Session 9 e L'Uomo senza Sonno, un paio di mediometraggi di buon livello nella serie Masters of Horror e un mezzo passo falso (Transsiberian)...

Si inizia bene, lo spunto di base è talmente buono che sembra di vedere una puntata di Ai Confini della Realtà, la regia di Anderson è virtuosa ed elegante senza per questo esagerare con trovate registiche fini a se stesse... Non c'è più il fido Gimenez alla fotografia ma l'uso delle luci e delle ombre è da regista di indubbio talento!
Come sempre poi i film di Anderson sono fondamentalmente film costruiti su un'atmosfera sospesa, sull'attesa di un qualcosa che arrivi a sbrogliare l'intreccio costruito... Ma qui di intreccio non si può parlare!

E' infatti la sceneggiatura e il modo in cui essa avanza a non far funzionare Vanishing on 7th Street come idea di base e regia avrebbero meritato... Le idee migliori sciorinate dallo sceneggiatore Jawkins sono un costante deja vu che richiama svariati film o racconti (senza stare a fare elenchi), l'azione è ridotta all'osso, i personaggi sono sfocati e decisamente mal caratterizzati tanto che diviene impossibile anche solo partecipare al loro dramma... L'idea è quella di lasciare tutto alla sensibilità dello spettatore: Cosa è successo? Perché è successo? Non si sa, Jawkins e Anderson buttano la pietra e nascondono la mano, è un reset, è già successo su isola nel 1587 (storia vera), no è il purgatorio, anzi l'inferno... Si rimane costantemente in bilico tra una soluzione di stampo prettamente fantasy e una religiosa malgrado il finale nella chiesa, le mele e i nuovi Adamo ed Eva interraziali cerchino di indirizzare lo spettatore verso la soluzione più ovvia e scontata!
L'idea del finale aperto che te lo scegli tu è sempre ottima e riabilita un po' una sceneggiatura condita da dialoghi di rara mediocrità ed evidenti ed assurdi errori (la scena dell'aereo è totalmente insensata e impossibile e se accorgerebbe anche un bambino, come siano arrivati a girarla è il vero mistero del film)...

Anche il cast non esalta: Christensen ce la mette tutta ma non convince più di tanto, Leguizamo è fuori parte ma ci mette tutto il mestiere del mondo e finisce per essere il meno peggio, il ragazzo fa il suo, la Newton anche ma il personaggio costantemente fuori dalle righe non l'aiuta!

Un'occasione sprecata, un film fondamentalmente da evitare ma Anderson è regista di talento (il flashback in rallenty con base soul è tanta roba, ma anche l'autocitazione a Session 9 mi è piaciuta per quanto complessivamente lontana dall'originale), sono un paio di film che canna ma non sparirà nelle tenebre come i personaggi del film... D'altronde non è mica uno Shyamalan a caso!
Di certo fosse stato un corto/medio metraggio il risultato sarebbe stato decisamente migliore... Anderson lo attendo alla prossima prova con magari una sceneggiatura decente in mano!
C'è di buono che ha capito che deve stare lontano dal mainstream, quindi mantengo inalterata la fiducia nelle sue qualità!