Fumoffu 3 / 10 08/08/2011 01:58:06 » Rispondi Se vale questo film allora vale tutto. Si può sceneggiare qualsiasi cosa, allora, dalle persone che piovono dal cielo ai gelati che non si sciolgono al sole alla gente che vola ma solo di notte..., tanto non serve dare un minimo di spunto allo spettatore, non dico parvenza di spiegazione, ma almeno non una storia buttata là da cui inevitabilmente non se ne può uscire ed infatti non se ne esce affatto, perché è così e basta, le persone spariscono al buio. Contenti?. Scritto da Anthony Jaswinski, accidenti, ci si deve essere impegnato parecchio: devo segnarmi questo nome così non guarderò mai più un film "scritto" da questo tizio, riesce a ridefinire il concetto stesso di clichè. Scritto in effetti è una parola grossa e merita quelle virgolette, perché oltre alla storia mancano personaggi e dialoghi, in un desolante tentativo di portare avanti un'idea per il tempo necessario a mandare loro verso la luce e spengergliela in faccia. Ero partito convinto di una piacevole storia alla Stephen King, ma sfortunatamente di lui manca tutto (gli consiglio di leggersi "La tempesta del secolo", visto che cita Roanoke, appunto). E quelle mani/ombre/volti digitali, brutte, annoianti solo a vederle, sussurranti come ormai certo cinema ci propina da decenni, già vecchie in partenza da risultare irritanti. Complimenti...
...di aver lasciato il povero Leguizamo sul biliardo senza uno straccio di luce addosso, eh... E pensare che ci voleva il suo ingresso nel bar dopo due ore per capire di spengere l'elettricità inutile (i videogiochi sono sempre funzionanti!) e almeno una delle duecento luci accese
. Hayden Christensen che si chiama Luke è la ciliegina sulla torta (andata a male). Odiosa la parte finale, chiude indegnamente il film come merita.
Ci mancava solo la Chiesa, dopo le due frasette sullo scopo e motivo della loro sopravvivenza casuale. L'idea della formattazione (offre Bill Gates) era forse la migliore, anche se poi si va a parare su una specie di convinzione d'esistenza che non serve a niente. E poi le ombre ti prendono al buio, prima velocissime, poi ci mettono un'eternità, poi tendono ingannevoli trappole, segno che proprio nessuno di coloro che si sono messi all'opera sul film aveva la minima idea di dove andare a parare.