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KILL ME PLEASE regia di Olias Barco

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jack_torrence     6½ / 10  07/02/2011 20:38:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento un film che dovrei rivedere, ma hanno già tolto dalle sale; non senza disagio lo commento.

La sensazione di quando lo vidi (peraltro in lingua originale, suono in presa diretta) è che sia più il fumo che l'arrosto.
C'è tanta ostentazione punk. Stile ostentatamente sciatto. E irriverenza grottesca.
Insomma sono davvero quasi i Sex Pistols che fanno un film.
Ma l'impressione è anche che si miri male al bersaglio, che non sia chiaro il bersaglio; perché vi sia più di un solo bersaglio o perché non importa quale sia il bersaglio.

Ripensandoci e leggendo opinioni e pareri, mi sono persuaso che la chiave di lettura più adeguata sia la codardia di chi vorrebbe un suicidio assistito non avendo il coraggio di quanti si uccidono da sé (una libertà che non è mai stata negata a nessuno).
Avvalora questa ipotesi il sarcasmo che non risparmia, corrosivo, neppure il direttore della clinica.

Ci si può divertire (io non mi sono divertito: ma prevedo sia un film che rivisto a distanza, sedimentando, cambi totalmente il proprio impatto), o si può esserne frustrati.
Sicuramente questo solo fatto, ossia la capacità del film di infiltrarsi dentro di te e smuoverti, anche solo infastidendoti, è indice della sua forza.

E' enorme l'influenza di Ferreri e in particolare dei suoi due capolavori: "Dillinger è morto" e "La grande abbuffata".
Stesso nichilismo.
E al di là dell'interpretazione specifica, "Kill me please" resta un film sostanzialmente nichilista.
polbot  12/02/2011 13:36:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi ci ritrovo..