caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

KILL ME PLEASE regia di Olias Barco

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
VincentVega1     8 / 10  20/01/2011 12:28:38 » Rispondi
Uccidimi per favore. Sono un codardo.

Falliti nella vita, nei rapporti con gli altri e con sè stessi, privi di volontà nel risollevarsi, semplici malati mentali, chiedono aiuto ad una clinica per essere uccisi dolcemente, con tanto di ultimo desiderio. Un capriccio appagato senza nemmeno imbrattarsi le mani di sangue.
Gentaglia alla ricerca di un finto suicidio, privo di quel "valore" chiamato coraggio che ognuno dovrebbe assumersi per compiere un passo così grande.

Il suicidio è la decisione più intima che ogni uomo potrebbe prendere: è una scelta azzardata e forse non giusta e nessun dottore o infermiere dovrebbe mai intromettersi. Il libero arbitrio nasce con noi, vive con noi e deve morire con noi: la responsabilità dei nostri atti deve valere anche quando si parla di morte. Proprio per questo un personaggio positivo del film è quello iniziale, prima che la scritta KILL ME PLEASE compaia sullo schermo. Ciò che il dottor Krueger giudica come una sconfitta, in realtà non è altro che il successo più grande.
Così come diventa un successo la decisione della ragazza di tirarsi indietro, lei che era forse l'unica ad avere un valido motivo per farla finita. L'unica che si accorge di vivere in un mondo di mèrda, e non vuole farne parte anche nella morte. L'unica vincitrice in una mise en scène di sconfitti.

E' un mondo dove l'opinione pubblica è così sciocca da assumersi la responsabilità di uccidere senza sporcarsi le mani, perché "tanto fra due giorni moriranno lo stesso". Poi però è la prima che si disgusta nell'affrontare l'argomento.

Tutto il film è dunque la rappresentazione di un fallimento. Una rappresentazione così schietta, cinica e funzionale che difficilmente si potrà evitare una riflessione personale e fine visione.

Due piccole curiosità:
- "Kill me please" è stato girato in bianco e nero per risparmiare sul sangue finto, poi sostituito da Nesquik. Per un film con Vin Diesel fanno esplodere 400 macchine fregandosene dei costi, tanto ci sarà un guadagno. I soldi ce li hanno quasi sempre le persona sbagliate: ovviamente per colpa nostra.
- Il film in Italia è uscito nello stesso mese di "Hereafter" di Eastwood: fa sorridere come un belga sconosciuto abbia dato molte più risposte di quante ne abbia sussurrate l'americano famoso.
jack_torrence  21/01/2011 01:15:55 » Rispondi
Il tuo commento è fantastico. Non ho ancora commentato questo film, che pure ho visto al festival del cinema a Roma, prima della sua premiazione: e dunque senza essere influenzato dal "premio" e (forse ero troppo stanco) mi disturbò e non mi colpì in senso positivo.
Le cose che ci hai colto tu me lo fanno per la prima volta davvero rivalutare.
Più di quanto disse Barco alla premiazione, omaggiando Ferreri (e in effetti il film a me ha ricordato, da quel momento, "La grande abbuffata" e "Dillinger è morto"). Però non ne avevo ancora capito il senso.
Dopo aver letto questo tuo commento mi sembra di cominciare a capire, dove vuole andare a parare.
Perché, per me, un'ironia dissacrante e irriverente, "punk", DEVE avere un significato, una direzione. Non mi basta l'eversione fine a se stessa, pretendo un bersaglio. E in questo caso era il bersaglio che non avevo trovato.
Quello che tu hai scritto me lo ha suggerito.
VincentVega1  21/01/2011 09:27:13 » Rispondi
grazie ste', ti dirò che dopo la fine del primo tempo ero un po' spaesato e non riuscivo a capire, poi con quel caos finale si è ricomposto tutto.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
jack_torrence  21/01/2011 12:44:00 » Rispondi
Ecco, io proprio nel secondo tempo avevo mollato le armi invece, mi ero davvero perso in quel caos.
L'ultima scena non era piaciuta nemmeno a me, però si impone; la ricordo ancora bene, penso che il regista abbia voluto chiudere non alla haneke (ci sarebbe piaciuto di più, ma il film è grottesco e non sadico - haneke è sadico) ma con un sommo sberleffo (indirizzato a chi? mi chiedevo; poi ho letto il tuo commento e ho cominciato a pensare che - forse - i principali bersagli sarebbero proprio gli aspiranti "suicidi")
VincentVega1  21/01/2011 15:06:38 » Rispondi
uhm, sì in effetti una conclusione completamente cinica avrebbe stonato con la strada intrapresa dal film.
Satyr  20/01/2011 22:58:05 » Rispondi
Clap - Clap - Clap, bel commento davvero Gianluca,
son contento che ti sia piaciuto!
VincentVega1  21/01/2011 09:13:18 » Rispondi
grazie dani, troppo gentile. senti ma...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Satyr  21/01/2011 13:57:03 » Rispondi


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER