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FLANDRES regia di Bruno Dumont

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  13/07/2012 11:15:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Linguaggio stringato per un film dall'ostica catalogazione caratterizzato da un'essenzialità che potrebbe essere paragonabile a quella dei Fratelli Dardenne,in realtà le discrepanze tra gli stili sono sostanziose e molte risiedono nell'assenza di punti di riferimento emozionali.
"Flandres" si dipana infatti nella maniera più algida possibile, in un susseguirsi di momenti drammatici ed altri decisamente crudi documentati senza alcuna passionalità,in modo quasi distaccato.Gli argomenti sono di quelli da far tremare i polsi,eppure arrivano soffocati da questo approccio controllato attraverso un racconto che concede il minimo indispensabile.
Andrè è un contadino pronto a partire volontario in guerra,lascia la fattoria e l'amica d'infanzia Barbe con la quale di tanto in tanto si svaga sessualmente.La giovane però è innamorata di Blondel,anch'egli pronto per il fronte e non proprio ben visto da Andrè,geloso del rapporto che si è venuto ad instaurare tra i due.Il dramma si dipana su due diverse linee narrative,quella della guerra ambientata nelle desolate pietraie di qualche paese mediorientale tra stupri,evirazioni e disumani combattimenti,e quella in parallelo al malessere di chi resta imprigionato in una vita monotona,privato dei soliti punti di riferimento ed alle prese con i fantasmi della propria mente e lo spauracchio di una gravidanza indesiderata.Sarà per tutti un inferno destinato (forse) ad estinguersi con il rientro a casa.Finalmente i sentimenti sgorgano nella lussureggiante natura delle Fiandre che si sostituisce al polveroso campo di battaglia e al paesaggio agreste dell'inverno plumbeo e freddo.Dumont sembra quindi guardare ad una rinascita e trova una chiusura molto efficace,anche se il precedente distacco grava sulla pellicola dando l'impressione di disinnescarne in parte il potenziale.