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THE NEXT THREE DAYS regia di Paul Haggis

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5½ / 10  14/04/2011 01:21:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Così me l'ero immaginato: inverosimile, banale, sconclusionato, ridicolo. Ma in effetti questa trilogia di Haggis sulle crepe dell'estabilishment americano un suo senso ce l'ha, indipendentemente dal risultato, perchè mostra le fragilità della sicurezza e della giustizia americana dopo l'11 Settembre, perchè individua le scosse che portano l'uomo qualunque (Crowe in questo caso) a farsi carico della possibilità di diventare un fuorilegge, per proteggere la sua famiglia, o anche soltanto per salvare un matrimonio.
Perchè un uomo dovrebbe fare tutto questo, soprattutto se da coniglio si trasforma in modo improbabile in un falco calcolatore e temerario? La tesi del film è interessante, perchè in questo universo maschile un pò anomalo non c'è spazio per la presunta superiorità dell'uomo davanti alle difficoltà coniugali e non. Ma, a parte l'indiscussa efficacia con cui è girato,"The three next days" resta un "prodotto" sostanzialmente mediocre, dotato di un'espediente (il delitto di una donna) francamente risibile, che racconta le vicende di una fatalona yuppie che non smette di apparire "divina" neanche quando è rinchiusa in un carcere per omicidio o (spoiler 1). Senza parlare del corpo di polizia, che sembra la parodia di tante serie televisive ben più incisive (spoiler 2) .
Il film, almeno fino al suo epilogo, non si preoccupa MINIMAMENTE di affermare la vera o presunta colpevolezza della donna, ma solo di stabilire in che modo lei possa finalmente ricongiungersi al marito e al figlioletto, senza colpo ferire.
E a poco a poco mentre vediamo che anche una sicurezza efficiente può fallire assistiamo a momenti francamente assurdi, come la famosa parte dedicata all'evasione, con cui la faccia derelitta di Crowe fa i conti con la propria (in)coscienza ritrovata. Ben venga, se si pensa alla frase "quale parte della nostra vita è davvero sotto il nostro controllo?" ma il nostro beautiful mind sembra liberarsi così, come il regista, del desiderio di capire o colpire l'America.
Il film riesce a essere persuasivo soltanto per la mutazione morale di Crowe, priva di eroismi e di sicurezze, e per qualche sequenza davvero ispirata, come le visite diurne dei parenti nella prigione guardati a vista come veri reclusi (quella della chiave a urto merita un plauso convinto).
Ma ci sono tante, troppe anomalie per un tipico film da intrattenimento televisivo, troppo poco corrosivo e troppo zuccheroso per essere cinema anche di denuncia

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Noodles_  14/04/2011 09:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inverosimile ci può stare, il 99% dei film lo è.
Banale? Ci può stare, dIpende da che prospettiva lo si guarda.
Sconclusionato non direi.
RIDICOLO? Sicuramente no.

Non è che la "GLOBALE riserva di stroncature" questa volta ha influenzato un po' anche te?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  14/04/2011 15:50:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niente affatto, mi pare di aver evidenziato anche qualche pregio non da poco, sprecato secondo me nel contesto generale. Del resto a suo tempo ho sottovalutato "Crash", che col senno di poi mi pare la sua prova migliore
Noodles_  15/04/2011 00:27:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero, sei stato come al solito equilibrato. La mia era una piccola provocazione dovuta all'insufficienza (che secondo me non esiste), e ai quei 4 aggetttivi con cui lo hai tacciato. D'accordo con te su Crash.
wuwazz  18/04/2011 17:15:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
credo comunque che i temi di denuncia siano quasi completamente abbandonati in questo film. Credo che debba essere letto puramente come film d'intrattenimento, d'altronde molte scene (compresa quella sull'autostrada) sembrano dichiararlo apertamente.

La denuncia non la vedo quasi per niente dentro alla trama, anzi, mi stupisco che, con una tale mole di prove a carico della moglie, siano passati quasi 3 anni per ottenere la definitività della condanna
alastar  15/04/2011 09:49:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bah,non è vero che il film non si preoccupa minimamente di dimostrare l'innocenza o meno della donna,anzi c'è proprio una sequenza che fa vedere l'altra donna che incrocia la moglie di Crowe fuggendo e fa capire che c'entrava qualcosa con l'omicidio........la stessa sequenza si ripete nel finale dimostrando la sua innocenza nel completo con l'inquadratura dell'estintore preso in mano dalla Banks per dimostrare che le prove contro di lei erano solide nonostante non fosse stata lei ad uccidere..............ho parlato anch'io dell'inverosimilità,ma da qui a dire che è un film ridicolo ce ne corre...........

Crash è stato un film bellissimo a mio parere
wuwazz  18/04/2011 17:19:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poi Kow, scusa, ma non è bello finalmente rivedersi un film così

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Dopo tutte le cacate d'azione e d'intrattenimento che hanno fatto negli ultmi anni??
Noodles_  18/04/2011 19:54:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Soprattutto quando è di questo livello.
Per una volta lasciamo da parte le pippe mentali (con tutto il rispetto ovviamente), e godiamoci il film!