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LA BELLEZZA DEL SOMARO regia di Sergio Castellitto

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Cinema is Dead     5 / 10  22/12/2010 23:36:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pretesa di raccontare le crisi dei cinquantenni, l'apatia degli adolescenti, le liti genitori-figli e i timori della vecchiaia che avanza sono di per sč intenti di certo apprezzabili, ma in questo film tutto č estremamente confuso e approssimativo, e nessuna tematica č sviluppata costruttivamente.
La scelta di un racconto venato di surrealismo che apre spesso al grottesco come metafora del caos delle relazioni interpersonali si riduce ad un'accozzaglia di scene spesso inutili e fastidiose che sovente sfociano nel puro trash fine a sč stesso. Identico discorso vale per la scenggiatura, composta perlopių di turpiloqui che cessano di essere spassosi dopo appena 10 minuti di proiezione e gag bollitissime, a volte gratuitamente ammiccanti. La galleria dei personaggi č poi ampiamente stereotipata, e le interpretazioni sono puramente macchiettistiche. Alcuni poi risultano essere particolarmente patetici e fastidiosi, vedi i due pazienti della moglie psicologa o l'amante brasiliana. Il ruolo di Iannacci-saggio uomo di mondo che mette quasi ordine in un pollaio starnazzante č una minima apprezzabile, anche se facili moralismi e intellettualismi di maniera ne offuscano la genuinitā. Le note pių positive arrivano paradossalmente dalla recitazione, in particolare da un Castellitto e da uno Iannacci stesso abbastanza ispirati. Il vero problema č che il film cerca di nascondere l'assoluta mancanza di spessore tematico e approfondimento sociale tramite scenette e dialoghi grottescamente stucchevoli e spesso davvero brutti, inutili e fuori contesto. A fine proiezione si ha la sensazione di aver compreso poco dell'istrionismo del film, che non resta dentro per pių di 30 secondi e si rivela l'ennesimo leggerissimo prodotto di un cinema nazionale ormai pateticamente avulso nei suoi clichč e che pare incapace di produrre opere che attraverso i toni della commedia riescano a scavare un minimo sotto la superficie delle solite sequele di abusati sketch televisivi. Filmaccio.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  23/12/2010 09:36:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo commento mi ha interessato moltissimo perché esattamente speculare al mio!... Posso chiederti quanti anni hai? Io 43.
Cinema is Dead  23/12/2010 12:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Onestamente i nostri due commenti al film non mi paiono esattamente speculari, direi anzi molto divergenti a cominciare dal voto.
Forse hai sbagliato utente..
jack_torrence  23/12/2010 12:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Speculare" penso intendesse appunto il rovescio, cioè tutto all'incontrario; comunque non son d'accordo con le tue osservazioni ma sono assolutamente argomentate, e perciò interessanti: posso solo chiederti - visto che il cinema ti piace e continui a vederlo - come sopporti il peso di quel provocatorio nickname che ti porti appresso?
Cinema is Dead  23/12/2010 14:31:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nell'uso corrente (che è improprio in effetti) l'aggettivo speculare significa 'identico,molto simile'.
Comunque può darsi che tu abbia ragione, ci saprà dire lui.

Avevo già letto qualche tuo commento e devo dire che rispetto le tue posizioni e le tue critiche, dal momento che sei spesso chiaro ed essenziale nello stile e soprattutto misurato e cauto nel dare i voti. Vedi, quel che dici sull'antinaturalismo e sul surrealismo autoriale e fuori dal coro del film di Castellitto è vero ed il prodotto è per questo apprezzabile nel panorama della commedia italiana. Ma i problemi del film risiedono a mio avviso anche in questo: esercitare uno stile talentuoso, in controtendenza e se vogliamo pure snobisticamente compiaciuto per realizzare un prodotto sostanzialmente vuoto e superficiale nell'indagine tematica ed emozionalmente apatico è esercizio di stile grave ed irritante.
E se vogliamo in tutto questo trionfo di presunto stile le varie goliardate, pernacchie, scorreggie, cetrioli, vagine, e plurimi riferimenti al sesso orale appaiono gratuiti e stucchevoli proprio perchè privi di una carica sarcastica mirata e contestuale che li giustifichi ma dispensati invece a caso col fine di provocare le risatine del pubblico. Insomma, non si pretendono i livelli di Amici miei, ma riuscire a far ridere, emozionare e riflettere allo stesso tempo in un contesto caricato e grottesco non è affatto semplice. Ma questo non significa che dobbiamo premiare a priori ogni prodotto originale.

La tua è una buonissima domanda. Lo sopporto in quanto sono convinto che il Cinema è sempre più agonizzante nel suo coma dovuto al processo di commercializzazione e massificazione sempre più totalizzanti. Del resto la mia aggressività in fase di commento non è figlia di falso autocompiacimento, ma prodotto di genuina e radicata insofferenza (che preferirei non avere) verso quella che è sempre meno un'arte ed è sempre più un'industria. Perchè guardiamoci chiaro, dopo gli anni ottanta la parabola quantitativa di buoni e ottimi prodotti cinematografici si presenta mostruosamente discendente, con baratri abominevoli nell'ultimo decennio. Basta dire che la gente pensa che i grandi capolavori cinematografici moderni sono Avatar e Inception.. signori, non
Il Cacciatore o Blade Runner, ma Avatar e Inception, due ciofeche videoludiche che più furbe, commerciali ed hi-tech non si può.
Basta verificare pure quanto le storiche mostre di Cinema si riducano sempre più spesso a pagliacciate indecorose come l'ultimo Venezia.
Sono poi legato al cinema d'autore e di qualità(anche'esso in fase avulsa), adoro Kitano, Kim Ki Duk, i Dardenne, Kieswloski, Klimov, Svankmajer e tutti i mille altri vivi, morti, più o meno noti che anche tu conosci... dunque il cinema del passato è evidente che non è morto ma miniera inesauribile di tesori (che per scelta non intendo commentare su questo sito). Ma il presente è nero.. è chiaro che il Cinema con la C c'è ancora, che escono ancora buone opere, ma il trend è preoccupante. In questo senso è morto. O sta morendo sull'altare del botteghino e del mainstream, per essere precisi.

Il cinema continuo a vederlo, come dici tu, proprio perchè mi piace ed ho per questo sempre vive curiosità e speranze, e in ultimo anche per via dell'occasione sociale che rappresenta con amici e parenti.
Cinema is Dead  23/12/2010 14:41:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono espresso male: qualche anno fa i capolavori kolossal erano considerati Il Cacciatore o Blade Runner(giusto per fare due esempi) ora invece la gente acclama Avatar e Inception.
jack_torrence  24/12/2010 01:29:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complesso risponderti brevemente come l'ora mi impone...
Accolgo con piacere la serissima e appassioanta discussione; mi permetto però di essere scettico sul tuo scetticismo. E non per immotivato ottimismo (c'è poco da esser ottimisti). Piuttosto, due osservazioni mi sorgono spontanee.
La prima è che il cinema è SEMPRE stato industria, e l'equilibrio tra il suo essere industria e il suo essere arte non temo si stia oggi più che ieri sbilanciando nella direzione dell'industria. Le potenzialità artistiche dei blockbuster restano, nel loro spazio, non poi così compromesse. Ritengo "Blade runner" un unicuum irripetibile, un prodotto di massimo livello; mentre "Il cacciatore" è uno dei tanti classici di rilievo della storia del cinema, ma non che oggi non se ne facciano proprio più. "Inception", sul quale avrei pure io delle riserve, è un film segno-dei-tempi: non è per nulla banale, anche se è vero che ricorda per es Ubik, capolavoro di Dick di oltre 40 anni fa- ma si sa che il cinema è fisiologicamente in ritardo sulla letteratura. Avatar invece, nella sua semplicità, lo trovo affascinante e in ogni caso ritengo che chi voglia intendere il cinema del futuro debba prendere in considerazione le tecniche tridimensionali ma prima, e soprattutto, intendere bene il rapporto tra il classicismo di certe trame e tematiche e l'avanguardia delle tecniche più sofisticate, per inquadrare la continua evoluzione della post-modernità.
Il cinema, più di qualsiasi altra arte, vive dell'industria, ed è in questo senso l'arte che meglio esemplifica la "volgarizzazione" ("POP" - in senso non dispregiativo) delle arti, la loro inevitabile "commercializzazione" - che è uno dei segni distintivi inaugurati dal XX secolo.
Anche io amo - soprattutto - il cinema d'autore ricercato e misconosciuto ai più. Eppure - come vedi - non disdegno affatto "Avatar".
I tempi cambiano e non necessariamente in peggio: altrimenti rischiamo di alienarci entro i confini di una nostra personale torre d'avorio, insieme ai nostri capolavori prediletti, che però è lontana dalla realtà.
Il cinema non è morto, né sta morendo. E se non lo sta facendo, non è solo perché c'è in giro fior fior di cineasti che ne innovano costantemente il linguaggio, sia pur con risultati non sempre perfetti: ma il cinema non è morto anche grazie al suo rinnovato contatto con il pubblico.
Lo sarà, quando, come accaduto all'opera lirica per esempio, non avrà più da innovare e vivrà delle glorie del passato.
Perciò ostentare amore per i grandi classici del passato (qualsivoglia essi siano: tu citi "Il cacciatore" e "Blade runner", ciascuno può citare i suoi) è in fondo un modo per invocare quello che apparentemente si vorrebbe compiangere: la morte del cinema.

Ma io ritengo sia in ottima salute.

Ciao!

Ste
flavietta  27/12/2010 10:09:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo...poi i grandi filosofi non hanno sempre detto "nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma"?
Poi se il ambiamento è in meglio o in peggio bisogna discuterne. Io credo che tra i numerosi film del passato noi ricordiamo solo quelli belli, non le schifezze in stile Troppo Belli (dubito che ne esistano di simili). Inoltre col tempo le esigenze dello spettatore cambiano e qui nascono, per esempio, il 3D e i cinepanettoni. Il pubblico medio queste cose le apprezza, ma il cinema non è solo questo...ha tanto altro da dare, per vie traverse, e lo dà. Dire che è morto il cinema mi dà la sensazione di una bella frase nichilita messa là, ma risulta fin troppo pessimista rispetto alla realtà.
flavietta  27/12/2010 10:10:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
*nichilista.
Ma quante rime ho fatto in questo post? :)
Cinema is Dead  27/12/2010 11:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho detto nel commento sopra e lo ripeto a te: non intendo dire che il cinema sia morto, perchè fortunatamente nell'ambito mainstream e indipendente escono ancora buoni e ottimi film, ma intendo in stato comatoso e drasticamente peggiorativo. Poi per passato non intendo Troppo Belli, che e' di pochi anni fa. Intendo dagli albori in avanti..la quantita' di classici e prodotti eccellenti in quanto a spessore artistico, tecnico e profondità contenutistica non svenduti per il botteghino era di gran lunga superiore fino agli anni '80. Citami almeno 5 o 10 film del nuovo millennio 2000-2010 che tu possa chiamare capolavori, ossia che siano in grado di coniugare grande tecnica (tecnica artistica, non vuoti effetti speciali) realizzativa, eccellente e ragionata sceneggiatura, approfondimento tematico e riflessione articolata il tutto uniti all'intrattenimento cinematografico. Non dirmi Avatar o Inception perchè sclero.
flavietta  27/12/2010 15:27:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troppo belli era un esempio di film moderno schifoso in realtà.xD
5 flm...Allora Perfect blue, Valzer con Bashir, Gran Torino...ora che ci penso Perfect blue è del '97, quindi di rimando direi Millennium actress, Non è un paese per vecchi, Ghost in the Shell (il secondo).
Al momento mi vengono questi in mente.

Avatar?Io gli ho messo 7.5 e pure mantenendomi larga, non è un capolavoro. Inception nemmeno, però mi è piaciuto devo dire. Insomma non ci sono cacate e caolavori anche vie di mezzo che sono piacevoli sorprese che danno valore al cinema più dei filmoni alla Kubrick (che adoro, sia chiaro).

Il mio discorso è questo: non tutti i vecchi film erano tipo Umberto D. Ovviamente erano meno volgari e moneo improntati su tecnicismi vari, ma filmetti ce n'erano. Il mitico Fantozzi, per esempio, per me è sempre stato simpatio e carino, ma definirlo un capolavoro è come elevare Harry Potter alla migliore saga mai scritta. E lo dice una fan del maghetto.
flavietta  27/12/2010 15:39:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per chiarire il punto di Kubrick.I capolavori sono capolavori e non ci pive, ma ci sono tanti piccoli film che nel loro ambito impreziosiscono il cinema.
Scusa, ma siccome scrivo da schifo, potrei essere fraintesa.
Quindi giù coi chiarimenti che alla fine non chiariscono.
jack_torrence  27/12/2010 16:47:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film del 2000-2010 che rispondono alle caratteristiche da te richieste (cioè capolavori che spiccano per STILE, che credo sia il concetto che hai in mente parlando di "tecnica artistica"):

2000 - 4 film: In the mood for love (Wong Kar Wai), Kippur (Amos Gitai), Dancer in the dark (Von Trier - palma d'oro), Storie (Haneke).

2001 - 5 film: Mulholland Drive (Lynch), L'uomo che non c'era (Coen), La città incantata (Miyazaki), A tempo pieno (Cantet), Il mestiere delle armi (Olmi).

2002 - 4 film: Parla con lei (Almodovar), Il figlio (fratelli Dardenne), Dolls (Kitano), L'uomo senza passato (Kaurismaki).

2003 - 4 film: Elephant (Van Sant - palma d'oro), Primavera estate autunno inverno e ancora primavera (Kim Ki Duk), Big fish (Burton), Dogville (Von Trier).

2004 - 3 film: Ferro 3 (Kim Ki Duk), Eternal sunshine of a spotless mind (ovvero "se mi lasci ti cancello", Gondry), The new world (Malick).

2005 - 4 film: A history of violence (Cronenberg), L'enfant (Dardenne - palma d'oro), La sposa cadavere (Burton), L'arco (Kim Ki Duk).

2006 - 4 film: INLAND EMPIRE (Lynch), Il vento che accarezza l'erba (K. Loach - palma d'oro), Il regista di matrimoni (Bellocchio), Volver (Almodovar).

2007 - 3 film: Redacted (De Palma), Il petroliere (PT Anderson), Into the wild (S. Penn).

2008 - 3 film: Gomorra (Garrone), Valzer con Bashir (Folman), La classe (Cantet - palma d'oro).

2009 - 4 film: Il nastro bianco (Haneke - palma d'oro), Lourdes (Hausner), Vincere (Bellocchio), Bastardi senza gloria (Tarantino).

Ho menzionato 38 film in 10 anni: puoi rifiutare per questioni di gusti gran parte di questi titoli (e sono certo che ne esistono molti altri che io non conosco), però penso che sia innegabile trovarne una decina che mettono tutti d'accordo. Del resto non esiste il capolavoro assoluto indiscusso, tranne per una decina di film forse di tutta la storia del cinema: figuriamoci trovarne dieci in un decennio che poi è ancora così prossimo da non permetterci la giusta collocazione prospettica.

Però una cosa mi sembra certa: il cinema è tutt'altro che morto, anzi è più vitale che mai. Anche escludendo Avatar... ;)
flavietta  27/12/2010 16:56:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io che mi sono limitata a metterne sei di film...hai vinto tu.xD
Dovrei vedermi dei film di Lynch, sono mesi che mi autoincentivo, ma alla fine non combino nulla.
jack_torrence  27/12/2010 17:07:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lynch è impegnativo ed ostico da stimare (tranne colpi di fulmine - e non è stato il mio caso), ma quando ci si riesce a entrare dentro, non se ne esce più. E' uno dei più grandi di sempre. E i suoi 2 ultimi film (che io ho citato) sono i suoi due capolavori. La critica sta arrivando a considerare Mulholland Drive il film del decennio: ma Inland Empire non gli è da meno (per me, persino superiore).

Comunque avere un archivio in excel dove attingere, mi ha aiutato! :D
(e non ho menzionato Gran Torino o Non è un paese per vecchi, solo perché personalmente non amo Eastwood e non sono certo sia un capolavoro il film dei Coen, che pure apprezzo molto: ma quei due titoli, che tu hai citato, sono innegabilmente destinati a restare due "classici" del decennio).
flavietta  27/12/2010 17:33:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Immagino...ma se sono riucita a vedermi Odissea nello spazio, riuscirò anche a vedermi Mullhond Drive.
Riguardo Gran Torino e company...per me son due bei filmoni, ma ovviamente è una cosa molto soggettiva.
Più che altro dai tuoi nominativi mi sono resa conto della mia ignoranza in ambito cinematografico, conosco veramente pochi "tizi" in gamba. Vabbè, sono giuovine, ho tutto il tempo per recuperare.


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Cinema is Dead  27/12/2010 18:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La richiesta era di trovare capolavori assoluti e immortali che unissero tutti i requisiti nominati a là Blade Runner, C'era una volta in America, Taxi Driver, Apocalypse now, 2001, Il cacciatore, Stalker, Stroszek, Hana-bi, Decalogo (solo fare qualche esempio in anni recenti) e decine di altri, non buoni film che piacciono a te personalmente o che hanno raccattato qualche consenso ai festival o al botteghino. Comunque li ho visti tutti e di molti ne confermo la qualità. Nella tua lista appaiono sovente film molti buoni e ottimi ma anche prodotti (pochi,onestamente) solo discreti e furbi. (Appena ho un'attimo di tempo commenterò la tua lista in modo preciso). Capolavori totali forse Primavera estate autunno e Dolls, con una riserva per il Nastro Bianco, che è più che ottimo.

Ancora una volta, cercate di evitare di ripetere il facile ritornello che il cinema non è morto perchè su questo siamo tutti d'accordo e ho già chiarito questo punto due volte precisando il significato intimo della provocazione interconnessa con la scelta del mio nick.
Ciononostante, lo ripeto: il cinema non è morto in senso letterale, ma si sta spostando sempre più sensibilmente verso una commercializzazione selvaggia a scapito della qualità e del valore dei prodotti che vengono sacrificati sull'altare della fruibilità commerciale. Il discorso è valido soprattutto per il cinema legato alle grandi case produttive, fermo restando che come giustamente hai osservato, il cinema mainstream è da sempre legato al business. Ciò non toglie che buoni od ottimi prodotti ci vengano periodocamente proposti, specialmente dalle sponde indipendenti o autoriali a là Dardenne, Haneke, Kim e compagnia bella (però in passato i buoni e gli ottimi prodotti erano valanghe annuali).
Ma trovare opere cinematografiche monumentali, immensi capolavori che coniughino intrattenimento (anche delle masse) ed estremo valore e qualità in tutti i paramentri uniti a profondità di contenuti, quei film che ti fanno strabuzzare gli occhi e aprire il cuore, sta diventando negli ultimi e ultimissimi anni davvero molto difficile. In questo senso il Cinema è morto.

Poi come saggiamente rilevi tu, i gusti e le opinioni sono diverse e variano da persona a persona, quindi per me il cinema può non essere in salute perchè ravviso sempre meno prodotti validi per i miei canoni ma per te può essere in piena salute perchè di film validi ne trovi a centinaia per i tuoi canoni. Quindi ho forse sbagliato in partenza a fare un pò di polemica e dar luogo a questo ''contest''.

Complimenti in ogni caso per la tua lista e per i tuoi buoni gusti,

flavietta  27/12/2010 19:45:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente la risposta era per Jack torrance...comunque...ehi è una discussione, ognuno esprime le proprie opinioni in libertà è ovvio che le opinioni personali contano.
Io dei film da te citati ne ho visti alcuni e sono 2001, C'era una volta in America, Taxi Driver, Blade runner. Devo dire che Taxi driver non mi ha convinto molto, non so nemmeno il perchè, di Scorsese ne ho preferiti altri, ma appunto è una cosa personale.
Credo che il capolavoro sia qualcosa che abbia almeno la maggior parte dei ocnsensi, ma esiste chi, per esempio, non sopporta Psycho e Vertigo...che ci possiamo fare?
Io credo che ora come ora più che capolavori bisogna cercare anche nei piccoli film (magari carenti anche tecnicamente) del talento e delle novità o particolarità e sperare che, incetivando questo talento, si arrvi a qualcosa di fantastico.
Sono utopica? Ho 17 anni, posso permettermelo. Sono parte dell'età degli ideali inutili al vento.

Aspettiamo Jack per vedere se ha altro da aggiungere, visto che ha una competenza magigore rispetto alla mia.
Cinema is Dead  27/12/2010 20:50:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Beata te.. io ne ho pochi in più e li sento già troppi..
E forse sì, sono gli anni che si portan via le utopie.
Comunque sono d'accordo con te. Taxi Driver è un film violento, notturno e oscuro, forse non il massimo per catturare consensi totali soprattutto tra il pubblico femminile. Quali hai preferito di Scorsese?
Non credo che il capolavoro sia il film che ha il maggior numero di consensi, o almeno non dovrebbe essere così, anche se ammetto che spesso il successo di consenso generale è un buon indicatore di qualità. Ma ora credo che le masse si facciano irretire troppo da prodotti appositamente studiati e pianificati per essere fruibili.
Sono d'accordo sul fatto che al giorno d'oggi i capolavori o gli ottimi film vadano cercati (col lanternino) tra le piccole produzioni, proprio perchè ormai il cinema commerciale e di massa è generalmente troppo svenduto per regalare capolavori.
flavietta  28/12/2010 09:10:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Scosrsese mi sono piaciuti molto The Departed, Quei bravi ragazzi e Shutter Island (quest'ultimo anche per legami col romanzo originale).
Adesso ho intenzione di vedermi Toro scatenato.
L'età porta via leutipie...spero che sia così visto che alcuni adulti vivono nel paese di Barbie Fairytopia.
Riguardo al capolavoro è ovvio che se un film piace ad una nicchia, anche se è stupendo, al momento non può essere considerato un capolavoro. Però poi alla fine a me può piacere un film e a te no,niente di che.
jack_torrence  27/12/2010 23:06:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
be' stiamo trovando dei punti in comune anche con Cinema is dead, che ha gusti sembra affini ai miei e di cui una sola vera cosa, fondamentale, non condivido: il fatto che il cinema mainstream stia diventando "sempre più" commerciale.
Provo a immaginare questa discussione 38 anni fa, uscita de "Il padrino", successo enorme al botteghino.
Oggi gli amanti di cinema considerano mediamente quel film (ottimo, per me, ma non un 10) un CULT assoluto. Eppure credo fosse visto, all'epoca, con molto scetticismo dai "puristi". La critica - anzi la storia del cinema - (e probabilmente non a torto) ha rivalutato l'importanza artistica di quel film, che però era il campione di incassi da cui è letteralmente ripartita Hollywood che era quasi sul viale del tramonto, ed è rinata.
Cosa voglio dire con questo? Il mio argomento prova che, se si ama "il padrino" come un capolavoro (tipo "il cacciatore" per "Cinema is Dead") un tempo il cinema dei grandi incassi era meglio di oggi; per me invece prova soprattutto che in ogni epoca il cinema ha il suo tipo di "blockbuster" che è segno-dei-tempi e che può non essere gradito all'istante da tutti gli amanti, gli intenditori di cinema, i critici.
Oggi ci scagliamo contro Avatar e Inception, ma non sono convinto che essi un giorno non siano rivalutati dagli stessi palati fini che oggi di fronte ad essi storcono il naso.
E insisto che comunque tutto può essere sottoposto a critica, non esistono divinità assolute: ancora oggi Tarantino è da alcuni sopravvalutato, da altri troppo ridimensionato (io resto convinto del valore epocale di "Le iene" e "Pulp fiction").
Mi stupisce il consenso unanime riscosso da Eastwood che con le sue ultime opere secondo me non ha fatto altro che dar vita ad alcuni ottimi "classici" old-style di cui forse si sentiva la mancanza, con una certa nostalgia.

Faccio i complimenti a entrambi, in particolare a Flavietta che a 17 anni mostra una competenza notevolissima.
Io ne ho 32: occorre tanto amore e tante visioni e re-visioni, oltre che tanti anni, prima di accorgersi che quanto si è amato quindici anni prima vale di meno, quanto si è disprezzato è tanto valido, e insomma che la relatività non è un concetto valido solo tra persone diverse, ma anche tra diverse età della stessa persona.
E spero che questa consapevolezza che si acquisisce "invecchiando" mi preservi da quell'effetto collaterale dell'invecchiamento che consiste nella sclerotizzazione delle proprie opinioni, ossia in una radicalità molto meno giustificabile di quella di chi sta appena iniziando a coltivare una passione!

Ciao a entrambi

Stefano
flavietta  28/12/2010 09:12:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh grazie...ma questa grande competenza non credo di averla, mi aiuta il fatto di essere giapponesomane. Comunque grazie ancora. :)
jack_torrence  28/12/2010 12:41:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ho notato che hai citato alcuni anime di un autore che mi era sconosciuto (e mi hai incuriosito non poco a conoscerlo), ma comunque anche citare autori e titoli diversi per ciascun autore è segno di una certa competenza che si fa strada (anche dire "non ho ancora affrontato Lynch" significa che sei competente, e ti occorre il tempo per vedere i film!)
flavietta  28/12/2010 14:34:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Autore sconosciuto? Ma ti riferisci a Perfect blue?
Se è quello l'autore è Satoshi Kon, mi pare che sia deceduto poche settimane fa, ma potrei sbagliarmi.
jack_torrence  28/12/2010 14:49:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Proprio lui, Satoshi Kon: non l'ho definito "autore sconosciuto" eh :) ho solo detto che a me era sconosciuto (ma ora che ne ho sentito parlare mi incuriosisce, e molto, soprattutto perché ho letto che è il secondo genio dell'animazione giapponese dopo Miyazaki, che adoro)
flavietta  28/12/2010 15:07:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non preoccuparti, l'avevo capito...sono io che scrivo così male da lasciare tutto in mano al fraintendimento. :)
i suoi film saranno in tutto 5/6 quindi non hai nemmeno problemi su cosa scegliere.
Miyazaki...lui rockeggia alla grande.xD
jack_torrence  27/12/2010 23:15:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sa che - se ho intuito i tuoi gusti - i prodotti "solo discreti e furbi" sono quelli di Almodovar e Von Trier, sbaglio? :)
Due autori che (specie il secondo) sono amati/odiati e dividono più nettamente di altri.
Io amo Almodovar senza riserve, e sono un appassionato ammiratore di Von Trier che stimo un provocatore geniale, un talento che Dio ce ne preservi tanti altri come lui, anche quando sbaglia un po'.
Forse un altro che ritieni "furbo" è Tarantino?!

Voglio aggiungere una cosa per me molto importante.
Io ho l'ambizione di esprimere giudizi critici i più obiettivi possibili: questa ambizione però scaturisce da un grande amore per il cinema. Ho gusti eclettici che mi fanno apprezzare e amare cose tra loro diversissime. Ragion per cui per me che amo i Dardenne il cinema non è valido solo quando ha la profondità morale e lo spessore delle loro opere: a me piace anche "Bastardi senza gloria" e la "furbizia" di Tarantino per me è solo un altro pianeta, dove vigono altre regole rispetto a quello dei Dardenne. E per me non è meno affascinante.
jack_torrence  27/12/2010 23:19:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PS la cosa importante in sintesi è questa: UNO SGUARDO CRITICO TROPPO ESIGENTE RISCHIA DI FOSSILIZZARSI IN UN PERSONALE GUSTO CRITICO CHE ESCLUDE DAL PROPRIO ORIZZONTE TROPPE COSE INVECE VALIDE, traducendosi in tal modo in una giustificazione "snob" di un proprio gusto soggettivo incentrato appunto sulla raffinatezza dell proprio "sguardo esigente".
Coltivare l'eclettismo dei gusti invece permette di restare aperti, sensibili e ricettivi allo stesso modo a stimoli diversissimi, senza creare gerarchie tra mondi lontani.
ziotom77  28/12/2010 14:31:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao jack leggendo finalmente dei discorsi costruttivi sul cinema, ho letto anche la lista dei tuoi film... alcuni mi piacciono altri meno ma ho notato che INLAND EMPIRE l'hai scritto in maiuscolo... forse perchè ti piace? per me è il capolavoro assoluto che si potesse mai realizzare, e solo una mente geniale e contorta come Linch poteva partorirlo...

in linea di massima concordo con tutti voi... il cinema è arte quando non è dedito all'industria... l'industra del cinema non bada alla qualità dei film ma bada a quanto può guadagnare... e più guadagna più il vero cinema muore e se non muore entra in un lunga agonìa... spezzata solo da geni come Linch appunto... Von Trier, Greenway, Tarantino e chi come loro fa cinema per passione e non per l'industria... perchè non dimentichiamoci che il cinema, quello vero, prima di essere spettacolo è Arte...
jack_torrence  28/12/2010 14:47:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
INLAND EMPIRE è uno dei miei film preferiti in assoluto, ma l'ho scritto maiuscolo perché è il modo corretto per scriverlo: è tutto maiuscolo in origine!