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THE MAJESTIC regia di Frank Darabont

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hghgg     5½ / 10  30/08/2013 12:19:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah. Tanta retorica, tanta banalità e interi barili di melassa per quello che è uno dei film più trascurabili, a mio avviso, di Frank Darabont, buon regista specializzato soprattutto in valide trasposizioni di Stephen King, da cui ha tratto buonissimi film. Parte bene, questo "The Majestic" poteva essere una valida critica a quella caccia alle streghe che tormentò Hollywood nel dopo-guerra (film ambientato nel 1954 più o meno) e invece: la perdita della memoria, lo scambio di persona e i vari eventi tutti più o meno interessanti quando una gara di corsa tra tartarughe che ci accompagnano verso il tremendo finale (con cui il film si gioca una dignitosa sufficienza), trionfo di pessima retorica tipicamente olliudiana/stelle-e-strisce in quello che sarebbe dovuto essere un grande discorso patriottico contro le istituzioni che scatenarono la caccia alle streghe anti-comunista. Un momento per me imbarazzante di pessimo cinema. Senza contare che ne la sceneggiatura (i dialoghi sono di pari qualità a quelli del film che il personaggio di Carrey aveva sceneggiato, ehm...) ne la regia di Darabont sono particolarmente rimarchevoli ne offrono particolari spunti di qualità. Un buon Jim Carrey e un buon Martin Landau, nulla da dire su questo, ma entrambi hanno ovviamente fatto molto di meglio e non bastano a risollevare il film. Qualche volto fedelissimo di Darabont, ossia Jeffrey De Munn (un tizio che probabilmente sta anche nei filmini di famiglia di Darabont oltre che ne "Le ali della libertà" "Il miglio verde" "The Mist" "The Walking Dead") e la co-protagonista femminile Laurie Holden ("The Mist" e, purtroppo, "The Walking Dead" ma, per fortuna, non più).
Da ricordare anche la presenza di un paio di vecchi volponi del grande cinema, soprattutto James Whitmore (due titolucci a caso "Giungla d'asfalto" e "Il pianeta delle scimmie") ma anche Hal Holbrook.
In definitiva però, questo resta un film piuttosto mediocre, intriso di eccessiva retorica e banalità, senza guizzi veramente memorabili da parte di Darabont o degli attori. Uno dei suoi film peggiori.