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I RAGAZZI STANNO BENE regia di Lisa Cholodenko

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  13/03/2011 00:10:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se prevalgono le ragioni del cuore, allora "I ragazzi stanno bene" è la miglior commedia americana degli ultimi due anni, e non cerchiamo di etichettarla sotto una certa dicitura. Ha la capacità indubbia di raccontare la vita di una coppia lesbica alla luce del sole, senza alcun tipo di compiacimento o moralismo. Rischia talvolta di rendere plausibile la dimensione "tradizionale" all'interno della coppia cosiddetta alternativa, o magari ci prova. Per questo all'inizio mi sentivo leggermente interdetto dall'uso dei dialoghi e dal personaggio della Bening, quasi che la regista tentasse di esprimere un'empatia femminile non lontana da certi prodotti americani pregevoli ma rassicuranti à la "Crimini del cuore" per intenderci.
Ma mi sbagliavo: del resto se l'espressione "coniugale" si libera di certe finezze intellettuali e parla il linguaggio delle fiction televisive, è un'obiettivo pienamente raggiunto di raccontare la gente comune attraverso i canoni meno ortodossi del cinema hollywoodiano.
Merìto anche e soprattutto di due attrici superlative come Julianne Moore e Annette Bening, capaci di superare i clichè materno-saffici del loro menage familiare e di esprimere con i loro personaggi due diverse entità materne e coniugali in una serie di problematiche che, in fondo, sono le stesse delle coppie eterosessuali.
L'"evento" magnifico del film è però la presenza del "germe maschile" atto a sovvertire, con la sua vivace "normalità", la routine di una presunta "diversità" che non traspare affatto.
Davanti a tutto ciò, la figura maschile esce esclusivamente come "un vettore di fecondità" cancellando l'identità paterna anche nel suo insolìto ruolo (la parola "padre" non viene mai pronunciata).
In questa posizione, decisamente femminista, è possibile identificarsi con Joni Mitchell senza chiedersi perchè le sue canzoni ("Blue" è un disco fantastico) non piacciono al pubblico eterosessuale.
"I ragazzi stanno bene" neutralizza la "diversità" ponendo la società affettiva come unica via possibile e consenziente di aggregazione.
Straordinaria la sequenza in cui la Bening scopre il "tradimento" dell'amante.
Un film caldamente consigliato in una stagione cinematografica tutt'altro che avara (anzi), col pensiero che anche con la sua spontaneità, se fosse stato girato in Italia, avrebbe avuto una gestazione difficile
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  13/03/2011 15:46:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente imprigionato nella mia verve tradizionalista, non sono riuscito ad apprezzare il nucleo "alternativo" di cui si forgia questa famiglia. Probabilmente avrai ragione tu nel dire che questo film elargisce concetti di natura femminista, ciò non toglie, a mio avviso, che se la coppia fosse stata prettamente maschile il sunto del messaggio non sarebbe minimamente cambiato. Riconoscendo i miei limiti personali ,non condivido affatto il pensiero che una figura "monotematica", che sia maschio o che sia femmina, possa in alcun modo riuscire a far combaciare la vita affettiva all'interno di una famiglia. E' già molto faticoso e complesso per una nucleo classicamente riconosciuto come "normale". Quel padre(ma poteva essere una madre) che all'inizio del film sembra mancare, ci viene identificato alla fine come un corpo estraneo, un intruso , un germe di cui questa coppia, e di conseguenza i propri figli, possono tranquillamente fare a meno per vivere serenamente e "normalmente" le loro vite. L'ho trovato decisamente troppo perbenista come pensiero verso l'omosessualità...o forse, semplicemente, troppo tradizionalista io nel voler accettarlo.
andreapau  14/03/2011 10:40:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'ho trovato decisamente troppo perbenista come pensiero verso l'omosessualità...o forse, semplicemente, troppo tradizionalista io nel voler accettarlo."

A giudicare da quello che leggo nella tua risposta a Kowalsky,propendo per la seconda ipotesi
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  14/03/2011 15:24:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noto nella tua certezza una certa inciviltà. Se il dubbio a me è balenato per la mente a quanto pare tu non ne hai proprio avuti. Sentenza,giudizio e condanna!
andreapau  14/03/2011 18:09:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho avuto la tentazione di risponderti a male parole ma soprassiedo.Preferisco farti semplicemente notare che nella nostra lingua,"propendere per una ipotesi" e' una formula ampiamente dubitativa.Sei quindi pregato di moderare il linguaggio e darti una calmata.

Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  14/03/2011 19:40:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noto ancora una certa inciviltà...io sono perfettamente calmo, lungi da me essere arrabbiato per così futili motivi. Ho solo dato un giudizio su di una pellicola il cui messaggio non rientra nel MIO concepire un nucleo familiare. Il dubbio da me espresso in sede di commento, aveva semplicemente lo scopo, a quanto pare travisato, di non ferire la sensibilità di chi la vede diversamente da me. Tu invece hai ipotizzato senza avere il minimo dubbio in merito alla possibilità che il tuo credo sia per forza di cose universalmente accettato. Ognuno a la sua verità, io o la mia ma non cerco minimamente di sovrastare quella degli altri, "ipotizzando". Questa, e te lo ripeto,è inciviltà!
andreapau  14/03/2011 23:02:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stai facendo tutto da solo..hai concluso il tuo commento manifestando un dubbio che sintetizzerei così: e' una rappresentazione troppo benevola o sono io che non la accetto?.Io ho risposto che date le tue considerazioni a corredo del tuo dubbio, propendevo per la seconda ipotesi..a questa ipotesi io non ho dato nessun voto,nessuna accezione negativa,non la ho minimamente considerata meno degna della prima.Non la ho messa a confronto con la mia idea e non capisco tra l'altro da dove tu abbia evinto quale essa sia.Sei tradizionalista?e che problemi ci sono?mica hai detto "al rogo gli omosessuali"!...hai espresso un dubbio ( che a questo punto e' niente altro che una certezza) in maniera civile,non capisco perché ti senti attaccato.sei sicuro di essere così civile?
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  15/03/2011 00:31:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Andrea, cercherò di esprimermi in parole più chiare. Secondo me il messaggio del film è che la figura della famiglia tradizionale può anche andarsi a far benedire. Il padre biologico può essere, in questa pellicola, considerato come una semplice scappatella, cosa che di fatto può avvenire anche in un nucleo familiare classicamente riconosciuto come "normale". Insomma in questo film è tutto normale, l'amore, basta ed avanza per far andare avanti tutta la baracca. Come avrai letto nel mio commento ho dichiarato che mandare avanti una famiglia è molto difficoltoso anche a cose "normali". Quindi mi sembrava ovvio quale fosse il mio modo di pensare. Poichè non volevo in alcun modo colpire la sensibilità di chi giustamente non la vede come me, ho espressamente fatto notare che questa mancanza di apertura può essere un mio limite. Ora se tu mi vieni a dire che è tua opinione pensare che io abbia dei limiti, dai per scontato che il mio essere tradizionalista è sbagliato. Vedi caro Andrea la verità sta sempre nella testa di chi crede che effettivamente una verità lo sia. Probabilmente sarò stato meno civile di te a darti dell'incivile, però credo anche che non sia giusto dare per scontato che il proprio pensiero sia per forza di cose quello più giusto e con la tua risposta mi era sembrato che tu avessi forzatamente marcato questo concetto. Comunque ti chiedo scusa, in fondo siamo qui solo per scambiarci opinioni.
andreapau  15/03/2011 09:16:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io sinceramente rimango basito dalla tua risposta,nettamente in contrasto con il tuo tono conciliante.

Ho scritto CHIARAMENTE e lo virgoletto:

".Sei tradizionalista?e che problemi ci sono?mica hai detto -al rogo gli omosessuali-!...hai espresso un dubbio ( che a questo punto e' niente altro che una certezza) in maniera civile,non capisco perché ti senti attaccato"

Tu mi rispondi:
"Ora se tu mi vieni a dire che è tua opinione pensare che io abbia dei limiti, dai per scontato che il mio essere tradizionalista è sbagliato... però credo anche che non sia giusto dare per scontato che il proprio pensiero sia per forza di cose quello più giusto....."

Te ne rendi conto che la tua risposta non è assolutamente pertinente?
andreapau  15/03/2011 10:00:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io vedo questo film in maniera diametralmente opposta.
Si parte da un dato di fatto (famiglia anomala) per raccontare UNA storia e non viceversa.
Questo significa che il film si puo' valutare in maniera scevra dai propri convincimenti morali.

Il padre biologico che ha generato questo dato di fatto è un germe perchè DI FATTO rompe un equilibrio.
La sua colpa NON è quella di essere padre biologico (infatti stava riuscendo a conquistare l'affetto dei figli nonostante non ne avesse seguito la crescita),ma quella di violare il matrimonio portandosi a letto una delle due madri.
Situazione questa assolutamente traslabile anche in un contesto eterosessuale.
Lui E' una semplice (anche se dolorosa e foriera di una possibile separazione) scappatella in un equilibrio consolidato (nei limiti delle difficoltà congenite a qualunque relazione seria e duratura).
Non è L'AMORE (mai è unica soluzione) che da solo fa andare avanti la baracca, ma il compromesso, il perdono, l'affetto, la convenienza, i figli e tutto cio' di cui sono fatti i MATRIMONI.
Paradossalmente in questa particolare situazione di fatto,ripristinare un equilibrio "normale" rappresentato da Julienne Moore che si converte all'eterosessualità e si mette con il padre biologico della figlia, avrebbe creato un terremoto.
Divorzio,alimenti,separazione dei figli...insomma si sarebbe sfasciata una famiglia.
Ma in nome di un trionfo della "natura" sembra quasi che si possa passare sopra tutto questo.
Perdonami se te lo dico,ma questo non è rispetto.

Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  15/03/2011 11:19:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assolutamente pertinente, se hai letto bene avevo, in conclusione di una mia risposta, scritto - mi era sembrato che tu avessi forzatamente marcato questo concetto-. "Sembrare" in italiano che formula è? Dalla tua prima risposta ho frainteso quelle che potevano essere le tue conclusioni. Ti ho fatto presente il mio errore.Punto. Premettendo che secondo ME solo in concomitanza della parola AMARE si può giungere ad un perdono e ad un compromesso, quello che proprio non vuoi accettare è il fatto che non condivido il messaggio finale del film.Si scatenerà il putiferio ma molto incivilmente secondo me una famiglia omosessuale non può essere in alcun modo una famiglia normale, quindi possedere tutte le sfaccettature che sono proprie di un nucleo classico. Adesso sono io l'incivile, contento! Chiedo scusa a tutti ma questo è il mio pensiero!






















andreapau  15/03/2011 12:30:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh no,non puoi negare cio' che hai scritto!
Sull' equivoco secondo il quale io avrei ritenuto deteriore avere dei limiti morali (peraltro definiti limiti in senso negativo da te medesimo) ci hai campato per diversi interventi e per ben due volte ho dovuto fornirti spiegazioni.

Ma passiamo oltre:

"Premettendo che secondo ME solo in concomitanza della parola AMARE si può giungere ad un perdono e ad un compromesso...."
Scusa,ma il tuo discorso non è molto chiaro..secondo TE, QUANDO e in che modo si verifica questa concomitanza?
QUANDO si puo' usare la parola AMARE?
Stai forse sottintendendo che in ambito omosessuale NON si puo' parlare di vero amore?

"...quello che proprio non vuoi accettare è il fatto che non condivido il messaggio finale del film...."
Ma di quale messaggio parli?
Del fatto che una famiglia esce indenne da una crisi matrimoniale?
E perchè non lo condividi?
Perchè è una famiglia "inferiore"?

"Si scatenerà il putiferio ma molto incivilmente secondo me una famiglia omosessuale non può essere in alcun modo una famiglia normale, quindi possedere tutte le sfaccettature che sono proprie di un nucleo classico."
Cioè,praticamente mi stai dicendo che siccome la famiglia lesbica non è normale,è auspicabile (onde ripristinare l'ordine naturale) che subentri un padre (perfetto sconosciuto che non ama i figli,non li ha cresciuti,non ama la famiglia,ha piu' relazioni contemporanee,si porta a letto uno dei coniugi,è immaturo sentimentalmente e si diletta a fare il genitore) anche se cio' comporta il corredo di dolore e frustrazione che provoca una separazione?????
Cioè,mi stai dicendo che una disastrosa famiglia etero che nasce dal tradimento e dalle macerie di un'altra famiglia,è COMUNQUE MEGLIO di una famiglia lesbica che lotta per la sua sopravvivenza????
Mi stai dicendo che tu davanti alla situazione di fatto di una famiglia particolare ma stabile,affettivamente ed educativamente ineccepibile,per amor di "regolarità" preferisci che venga distrutta da un padre biologico OGGETTIVAMENTE NON-PADRE????

Guarda,che questo fosse il tuo retropensiero era chiaro sin dall'inizio.
Ma ci è voluto un po' di tempo per farti uscire da questa ipocrisia democristiana tutta "io non voglio offendere la sensibilità altrui".
E certo,come no?che bisogno c'è di offendere una sensibilità che consideri inferiore???
Ma vai a c a gare,razza di bigotto ipocrita!
Sei contento?
Finalmente potrai avere la conferma dalla intolleranza che regna in certi ambienti.



Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  15/03/2011 14:46:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film questo, lo capisci!..... e il mio pensiero nella vita reale io l'ho chiaramente esplicato. Sarò molto scortese, ma posso assicurarti carissimo, che se mi avessi davanti non ti permetteresti minimamente di usare questi toni. Non ti conosco ma dalle tue risposte, ti meriti solo questo. Piantiamola, tanto tu ed io non abbiamo da spartire nulla!


andreapau  15/03/2011 15:35:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi NON ha capito che è un film sei tu,caro pierluigit!
E lo dimostra la tua incapacità di esprimere un giudizio su di esso che non sia condizionato dalla tua "vita reale".

Piuttosto,perchè non rispondi chiaramente alle obiezioni che ti ho posto?
Forse perchè ci ho azzeccato in pieno e ti ho levato la maschera?
Tu vieni a dire a me che IO non mi permetterei di usare questi toni se ti avessi davanti???
Tu vieni a parlarmi di "coraggio" quando non hai nemmeno le p alle per dire chiaramente cio' che pensi in un forum di cinema???

Fammi ridere un po':e chi c a zzo saresti mai,visto che addirittura "non mi permetterei di usare questi toni se ti avessi davanti"??
Ne sei sicuro?
Sei il Papa?possiedi un' arma?sei un campione di kung fu?
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  15/03/2011 17:36:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
parlo solo così perchè generalmente le persone quando mi vedono hanno un tono molto dimesso. Poi quando mi conoscono cambiano idea. Offendimi quanto vuoi, non ci sono problemi. In fondo non mi conosci.
andreapau  15/03/2011 19:16:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"parlo solo così perchè generalmente le persone quando mi vedono hanno un tono molto dimesso"

Addirittura?
Allora sei Gesu' Cristo in persona...

Allora,io attendo alcune risposte....
andreapau  14/03/2011 10:38:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Luca,io ho il cd "Blue" e sono eterosessuale...
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  15/03/2011 17:48:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti chido scusa per essermi permesso di portare avanti nel tuo commento una discussione che non avrebbe dovuto avere luogo ,almeno non in questa sede. Io e questo signore abbiamo trasformato un pensiero in un'odissea. Ti chiedo scusa Kowalsky.
andreapau  16/03/2011 00:43:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché ti nascondi?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  16/03/2011 12:52:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io condivido le parole di Andrea, tutte... a dirla tutta, ho accennato al fatto che all'inizio posso anche trovare perplessità sulla direzione del film, che per quanto strano possa essere è quella di rendere "tradizionalista" una commedia del genere. Ma in realtà bisogna leggere tra le sfumature, e ce ne sono tante eccome, a cominciare dal personaggio maschile del figlio ("era meglio se fossi stato gay, saresti più sensibile"). Non è vero che il film "normalizza" la coppia omosessuale come se fosse quella etero, bisogna chiedersi perchè i figli vogliano conoscere il padre putativo, se sia un'esigenza interiore o una semplice curiosità. Oltretutto l'uomo si permette di indirizzare la famiglia ehm anomala verso stili comportamentali più "alternativi" di quello delle due donne, che paradossalmente sono (almeno nel caso della Bening) molto più rigorose nell'educazione verso i figli. E' tutto questo che non sei riuscito a cogliere, caro interlocutore. Sono convinto che al 90 per cento una famiglia omosessuale possa equipararsi a una tradizionale, semplicemente perchè due persone che vivono insieme non sono uguali, e lo dimostrano anche queste due donne. Si capisce bene chi può prendere il posto del "padre" e chi della madre. In una coppia gay raramente i ruoli sono uguali, ma prevale - credo - la stessa logica affettiva. Vai a San Francisco, mio caro, e renditi conto: parecchie coppie gay adottano figli handicappati che le cosiddette famiglie "normali" (e non le biasimo per questo) non vogliono avere
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  16/03/2011 19:21:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ok fucilatemi in piazza perchè la penso diversamente.
andreapau  16/03/2011 20:04:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non fare il bambino.perché anziché arroccarti dietro un generico "io la penso diversamente",non tenti di spiegare più approfonditamente cosa pensi?credo di averti fornito spunti e provocazioni sufficienti affinché tu possa dire la tua..insomma, a mio avviso hai lasciato intuire diverse cose ma niente più. Si può sapere si o no quello che pensi davvero?
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  16/03/2011 21:56:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Provocazioni e spunti ....desso mi hai scocciato! Ho scritto quattro parole e sei riuscito a fare il copia e incolla anche con quelle. In psicologia una persona che fa così ha paura che le sue motivazioni possano essere contraddette e allora ha bisogno della prova: insicurezza. Io non devo spiegarti niente, il mio commento al tuo compare l'hai letto, se non sei riuscito a capirlo il problema è tuo. E se non hai una vita sociale, visto che continui a stuzzicare una persona che nemmeno conosci il problema è sempre tuo. La vita è fatta di tante altre cose oltre a voler a tutti i costi l'approvazione di chi la pensa diversamente. Mi sembra che se qui c'è un bambino, dal tuo comportamento insistente ,sei proprio tu.
andreapau  17/03/2011 00:19:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sapevo di avere a che fare con una specie di tuttologo onnisciente e psicologo..sai qual'e' il problema?Tu sei un ipocrita,arrogante e prepotente,per nulla abituato al contraddittorio.probabilmente nella vita occupi un incarico che ti mette al di sopra di altre persone e il fatto che i tuoi pensieri possano essere oggetto di contestazione ti fa impazzire di rabbia.dietro questa facciata conciliante si cela in realtà un prevaricatore che come un disco rotto ripete all' infinito "io la penso così" ma non ha nemmeno il coraggio di rispondere alle domande che meglio chiarirebbero il suo pensiero.le mie domande sono chiare,cristalline e limpide..molto specifiche e dirette e la risposta ad esse NON e' racchiusa nel tuo generico "io la penso così".In una tua risposta,ad esempio,lasci intuire che nel caso dell' omosessualità non si possa parlare di amore..a me e a qualunque persona normale,questa affermazione sembra andare oltre una generica diffidenza nei confronti delle famiglie omosessuali.o no??bene,qual'e il problema a chiarire questo aspetto con qualcosa di più esaustivo di "io la penso così"???ti vergogni, forse?risparmiamo la tua psicologia un tanto al chilo,perché uno che dice "la gente quando parla con me ha un tono dimesso" e' bene che si faccia vedere da uno bravo!
 
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  17/03/2011 01:03:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Domani mi aspetta una dura giornata, sono stanco e voglio andare a dormire. Non ho nessuna intenzione di difendermi dalle supposizioni e dalle accuse che mi hai lanciato. Anzi, a dirtela tutta io sono andato anche troppo oltre, quindi non prendertela, o pensa pure che sono un vigliacco ma non avrai più nessuna replica da parte mia. C'è solo una cosa che desidero dirti, visto che sono sinceramente pentito di averla chiamata in causa, ma tutti facciamo errori. Visto che sei così bravo a fare il copia-incolla quando lo hai fatto con la frase "la gente quando parla con me ha un tono dimesso" dovevi aggiungerci anche "poi conoscendomi cambia idea". Come si poteva intuire, completando la frase, potevi, visto che a tuo parere sei così bravo, comprendere che magari ho delle proporzioni fisiche che mettono molto in soggezione chi mi parla le prime volte. Se vuoi accusarmi perchè faccio body-building da 10 anni fai pure, ma non è, a mio avviso, motivo di vanto vedere che le persone hanno una sorta di timore quando tu non hai fatto niente. Poi però come ti ho detto, le persone ,conoscendomi cambiano idea. Ma cosa te lo dico a fare, tanto tu hai già capito tutto!
andreapau  17/03/2011 10:40:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pierluigi,non mi stupisce affatto che tu non replichi.
E'il tuo modus operandi consueto,quindi eventualmente mi stupirei del contrario,ovvero se tu francamente e apertamente parlassi e ti spiegassi.
Se tu sei convinto di nulla dovere in questa discussione non saro' certo io a farti cambiare idea...ma non avere la pretesa di essere stato esaustivo.
E' vero,hai fatto un errore a chiamare in causa quella frase,perchè è una gran ca zza ta della quale non comprendi la portata (a giudicare dalla tua spiegazione).
Ti faccio notare che dire "la gente quando parla con me ha un tono dimesso" equivale a vantare una ridicola posizione di forza equiparabile all'Italiota "lei non sa chi sono io".
Rimproverarmi di non avere copiaincollato la frase "poi conoscendomi cambia idea", equivale ad aggiungere grottesco al ridicolo,ponendosi in una condizione di magnanimità assolutamente fuoriluogo in una discussione.
E' qui c'è il succo della tua ipocrisia,della serie "potrei farti male ma non lo faccio","potrei offenderti ma non voglio ferirti"
Che senso ha lasciar trasparire una posizione di forza quando si discute con una persona?
Per quanto mi riguarda,dietro le parole ""la gente quando parla con me ha un tono dimesso poi conoscendomi cambia idea" si cela una specie di intimidazione.
Dove c'è scritto che dovevo intuire tue proporzioni fisiche ciclopiche e non una divisa delle forze dell'ordine?
Tra l'altro ti informo che IO faccio body building da QUINDICI ANNI ma non ritengo che la mia attività fisica sia funzionale alle discussioni che intraprendo.
Risparmiami queste chiusure alla "tu hai già capito tutto"...ti segnalo che ti sei prodotto in una analisi psicologica arrivando ad ipotizzare miei problemi nella vita sociale.