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RABBIT HOLE regia di John Cameron Mitchell

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  11/12/2014 21:56:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Materia tosta, non la più indicata per scrollarsi l'aria da circuito indipendente che si porta orgogliosamente dietro Mitchell e passare ad un prodotto per il grande pubblico, il patetismo giocoforza incluso nella tematica dell'elaborazione del dolore è un trappolone in cui molti ci son cascati, recentemente la femminista Sharon Maguire, anch'essa alla terza opera, ha mandato allo sbando McGregor e la Williams; Mitchell non racconta nulla di diverso ma lo fa con grazia, l'incidente evita di mostrarlo, per buona parte del film allude ad una perdita senza precisarla, procede non svelando i fatti e i protagonisti della tragedia, incuriosendo il pubblico, stigmatizzando i momenti di pianto ad alta carica drammatica che prima o poi colgono i sopravvissuti, si divincola da questi cliché ricorre anche ad un uso centellinato dei rallenty, la fotografia nitida abbastanza per essere d'impatto nei vari momenti, i più forti sono quelli miti tra la Kidman e il ragazzo responsabile dell'incidente. Insomma è un Mitchell che non inventa nulla ma dirige con consapevolezza un buonissimo cast (forse troppo), e sia la Kidman che Eckhart (e temevo davvero per lui) infondono ai loro personaggi il buon gusto di non eccedere, recitazione moderata per due personaggi che in modi opposti affrontano - l'uno evade, l'altro assorbe - il lutto.