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RABBIT HOLE regia di John Cameron Mitchell

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Satyr     7 / 10  06/11/2010 13:15:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dramma minimalista intepretato magnificamente dalla coppia Kidman-Eckhart: grande espressività per la prima - in uno dei migliori ruoli interpretati dall'attrice australiana negli ultimi anni - spalla perfetta il secondo, soprattutto nella seconda parte quando il suo personaggio sale prepotentemente di livello.

E'una storia molto semplice, nulla di innovativo, classica rielaborazione del lutto per una coppia borghese chiusa a riccio e incapace di condurre una vita normale, di affronatare un quotidiano fatto di semplici pubbliche relazioni. La cosa interessante è come il dramma ci viene mostrato: niente scene strappalacrime, nessuna sequenza costruita a tavolino per commuovere lo spettatore, zero forzature, tutto scorre in maniera molto delicata, il rapporto tra i due protagonisti evolve in un escalation di scontri e scambi di vedute talvolta azzeccatissimi - e per questo un applauso alla Kidman, personaggio cinico, pessimista e distrutto dal dolore, con almeno un paio di dialoghi da incorniciare per cattiveria e intensità -

Curati a dovere anche i personaggi di contorno, in cui spicca una splendida Dianne West, madre che a sua volta ha imparato a convivere con il dolore per la perdita di un figlio tossicomane. L'unico ruolo poco riuscito è forse quello del ragazzo seguito dalla Kidman nella prima parte del film: un mistero che ovviamente non cattura, basta vedere il trailer della pellicola per comprendere la vera entità di questa figura. Paradossalmente da quando entra in gioco arrivano i momenti peggiori, salvo uno splendido dialogo sulla panchina che eviterò di citare.

Splendido anche il finale, fotografia perfetta di un dolore che non passa mai, ma che con il tempo cambia ed evolve.