JOKER1926 4½ / 10 14/11/2013 23:29:50 » Rispondi Al banchetto mortuale del genere, quello dell'Horror, ormai sembrano esser giunti tutti. Come l'ultima delle donnacce uno scrittore, molto famoso, pagato a dovere, sponsorizza "Blood Story" come miglior film degli ultimi decenni, quando poi č un remake. Le contraddizioni appaiono esser molto evidenti.
"Lasciami entrare" in questi anni, a quanto sembra, č stato molto venduto in ambito cinematografico, e Matt Reeves fa il copia e incolla. Di conseguenza analizzare "Blood story" e come riprendere il primo e fare come ha fatto Reeves, in questo caso, duplicare il giudizio. Le baggianate, avvolte da un alone smodatamente glaciale e apatico, sono sempre dietro l'angolo. Si va, insomma, dal solito prototipo di ragazzo picchiato dai bulli alla signorina vampira nata chissą da quale apparato vagina le. Si possono accettare i film ambientati secoli fa in Transilvania ma oggi, fra iPod e modernismo, il vampiro nomade sembra essere una vomitevole scelta contenutistica anacronistica. E come far sparare i fucili ai gladiatori romani. "Blood story" come il primo non ha tanti motivi di esistere; oltre ogni discorso di storia, vale lo stesso per la sceneggiatura ovviamente, rimane solo una squisita confezione tecnica. Confezione buona ma comune. Le ragioni che spingono a vedere il prodotto sono ben poche, una volta visionato "Lasciami entrare" si puņ passare oltre, tranquillamente. Definitivamente.