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LA CITTA' DEI PIRATI regia di Raoul Ruiz

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elio91     9 / 10  28/12/2010 17:23:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Surrealismo allo stato puro quello contenuto in questa splendida opera d'arte,clamorosamente poco conosciuta. Eppure non avrebbe niente da invidiare ai film del Lynch odierno.
Direi che parlare della trama è inutile,si tratta di un continuo procedere surreale come il maestro Bunuel aveva insegnato nell'Age d'or e nel Cane andaluso. Difficile anche trovarvi un senso che sia uno ma le suggestioni che La ville des pirates provoca sono molteplici a cominciare dall'incredibile forza delle scene e dei colori, ed è decisiva sotto questo aspetto la fotografia di Vierny che satura tutto il film con colori incantevoli ma anche claustrofobici.
Tutto sommato si può dire che la storia si rifà anche al mito di Peter Pan,racconta di questa giovane donna che incontra un ragazzino con il quale si ritroverà a scoprire la morte,ingannata. Nel suo cammino inconterà vari personaggi (rinchiusi in una sola persona però...). Il finale poetico sembra presagire una nostalgia derivante da un ritorno atteso e ciclico ma sinceramente queste sono le sensazioni smosse dal film,ma dire che sia il suo vero significato dubito qualcuno possa azzardarsi a farlo e tanto meno ci provo io.
Il commento musicale e i colori accesi pervadono la pellicola in continuazione mentre le immagini sembrano un quadro in movimento con rimandi espliciti a Magritte.
Poi chi si aspetta di trovare una città di pirati dopo aver letto il titolo rimarrà deluso; nessun pirata,pochissimi personaggi ma le ambientazioni sono meravigliose e deserte,con il rumore del mare e delle sue onde rumoreggianti sempre presente. La Ville des pirates è un falso luogo di libertà (il luogo della morte?). Sembra che Isidore,la protagonista,non possa scappare in nessun luogo se non tra le isolette che compongono questo mondo orchestrato da Ruiz in cui tutto il resto è mare e sole,un luogo dove sinceramente sembra di trovarsi in una pace eterna oltre la vita. Forse è così mentre le anime aspettano il ritorno di qualcuno o qualcosa,guardando il mare mentre dall'altra parte del mare si profilano ombre e speranze...
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  16/03/2011 12:06:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A questo punto ti consiglierei "Le trois couronnes du matelot", che è forse addirittura superiore.
Meno poetico e meno delirante de "La ville des pirates", è però caratterizzato da una maggiore cura formale e da una più esplicita trattazione delle tematiche tipicamente ruiziane.
Purtroppo è reperibile soltanto con i sottotitoli inglesi...
Personalmente ti consiglierei anche un corto di Ruiz: Colloque de chiens.
elio91  16/03/2011 15:23:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie,"le tre corone" è da un bel pò che è stato messo in attesa come anche "Andrò come un cavallo pazzo" di Arrabal che avrei dovuto vedere mesi fa ma rimedierò entro breve (forse direttamente stasera). Sul corto mi informerò.
Comunque La città dei pirati a distanza di tre mesi continua a ronzarmi in testa,mi ha affascinato come mai mi sarei aspettato. Questo Ruiz è da riscoprire e far conoscere in giro.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  16/03/2011 16:27:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me "Andrò come un cavallo pazzo" è un film sicuramente da vedere, anche se qui su Filmscoop secondo me è stato fin troppo esaltato(la media è tremendamente alta!).
Un altro di Ruiz che ti consiglierei è "L'ipotesi del quadro rubato"(reperibile anche con sottotitoli in italiano)e il cortometraggio "Le film a venir".
Appena possibile mi cimenterò nella visione di "Mammame" e di "Manoel of the marvel island", che a parere di chi conosce abbastanza l'opera di Ruiz sono i suoi film migliori(però non ho ancora avuto modo di scaricare il secondo, che è diviso in tre puntate). Invece "le tre corone del marinaio" è assolutamente da vedere.
Per il resto so che il suo ultimo film, al momento credo irreperibile, "Misteri di Lisbona" ha riscosso enormi successi tra i critici. Gli altri film di Ruiz che mi interessano sono poi "Il tempo ritrovato"(tratto dalla Recerche di Proust), "Mémoire des apparances"(tratto da "La vita è sogno")e "Le divisions de la nature". Gli altri a quanto pare potrebbero anche essere trascurabili, forse con la possibile eccezione di "Tre vite e una sola morte" e "The Blind Owl", che comunque non ho visto!
Ha certamente strafatto con la quantità di pellicole prodotte(anche a discapito della qualità), ma alcuni suoi lavori sono indubbiamente ottimi, come appunto "La ville des pirates" o "Le tre corone del marinaio"(con un ottimo Jean-Bernard Guillard, la solita fotografia bellissima di Vierny e le splendide musiche di Arriagada, davvero indimenticabili).