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THE LOVED ONES regia di Sean Byrne

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  06/03/2015 12:26:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bisognerebbe sempre stare attenti a rifiutare un invito, soprattutto se a farsi avanti è una ragazzina dagli occhi verdi, un po' paffutella e impacciata. Può darsi che la donzella in questione abbia estreme tendenze sadiche, messe in atto insieme a un padre irretito tramite la promessa di lussurie incestuose.
A farne le spese è il problematico Brent, solitario metallaro della provincia australiana, con enorme senso di colpa sulle spalle fomentato dalla madre che proprio a perdonarlo non ce la fa.
Parte come un teen-movie: ci sono l'amico grassoccio-nerd-spacciatore-affamato di sesso, la fidanzatina bella e comprensiva, la gothic girl tossica e disturbata; finisce in un delirio di sangue, con Brent rapito la sera del ballo scolastico e trascinato a forza davanti la sua reginetta per una notte.
Bravissima Robin McLeavy, agghindata con improbabile vestito rosa shocking e scarpe con fiocco, incarna uno dei migliori villain cinematografici degli ultimi anni.
La sua Lola Stone è un concentrato sbalorditivo di cattiveria, ferocia squilibrata senza il minimo moto di umanità. I genitori assecondano il suo desiderio di essere apprezzata dai ragazzi, e mentre il padre partecipa attivamente ai deliri romantic-splatter della figlia, la madre osserva la scena, lobotomizzata tramite un metodo da brividi cui sarà sottoposto anche Brent in una scena tra le più insostenibili di tutta la pellicola.
Umiliazioni e violenze di ogni genere si abbattono sul ragazzo, con una verità seppellita sotto al pavimento in cui sono rinchiusi gli orrori prodotti da questa ennesima famigliola disfunzionale che gli amanti del filone farebbero bene a non lasciarsi sfuggire.
Molto azzeccata la scenografia dove palle a specchi, lustrini, colori pastello e palloncini fanno destabilizzante comunella con il degrado dell'abitazione e la ferocia dei residenti.
Uniche note stonate sono l'ultimissima sequenza (a mio parere inutile) e la sottotrama inerente Jamie e Mia, tutto sommato simpatica per alleggerire (non manca qualche momento umoristico) ma piuttosto obbligata nel contesto.
"The loved ones" è un gioiellino dove il romanticume a buon mercato assume le fattezze dell'orrore più indicibile e dove le esigenze adolescenziali diventano capricci da soddisfare, ad ogni costo.