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BIUTIFUL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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-Uskebasi-     9½ / 10  21/06/2011 14:13:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi era mai capitato di giudicare un film per un elemento esterno ad esso, e non mi hanno mai toccato particolarmente gli omaggi a persone scomparse nei titoli di coda.
Leggere però quel "dedicato a mio padre" al termine di Biutiful mi ha letteralmente sconvolto, e mi ha fatto capire tante cose.

Padri e figli. Biutiful parla essenzialmente di questo rapporto prima ancora della morte; del bisogno di lasciare una traccia nella memoria dei cari, quando per forza di cose ti rendi conto che non ne hai dei tuoi genitori. Ambientato a Barcellona, ma in un contesto dove il Bello è soltanto una parola che non si sa nemmeno come scrivere, il film è la storia di Uxbal, un uomo che sa dell'esistenza dell'aldilà e nonostante questo è attaccato alla vita con i denti, per la preoccupazione che ha del futuro di Ana e Mateo, e per il desiderio di rimanere nelle loro vite anche quando non ci sarà più. L'abbraccio tra lui ed Ana implorando il suo ricordo, accompagnato dal cuore che batte, è una scena da brividi. Così come la parte finale in cui padre e figlio si incontrano per la prima volta e si incamminano insieme verso l'ignoto. Le altre vicende servono perlopiù a far capire la straordinaria sensibilità ed empatia di Uxbal, un Bardem che se anche si fermasse ora, sarebbe comunque tra i più grandi attori della storia del cinema.

E' confortante vedere che c'è ancora qualcuno che faccia un film per motivi diversi dai soldi. E se questa persona poi, è un poeta come Inarritu, diventa semplice raggiungere il capolavoro.