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GIORNO E NOTTE regia di Hong Sang-Soo

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Ciaby     10 / 10  05/10/2010 13:35:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ti Senti in imbarazzo a guardare?"
"Perchè dovrei sentirmi in imbarazzo di fronte all'origine della vita?"

L'arte di Hong Sang-Soo. Il suo capolavoro insieme a "Tale Of Cinema": ma mentre "Tale Of Cinema" è il lato oscuro di un regista che odia i suoi personaggi, "Giorno E Notte" è il lato allegro di un regista che gioca con personaggi e pubblico.

2 ore e 30 per parlarci delle sue ossessioni (che ai fan di Hong Sang-Soo, tra cui ovviamente io, piacciono sempre): uomini soli e vigliacchi, donne tristi disposte a concedersi e rifiutare, coppie in crisi che si ritrovano, bugie, giochi, sesso... ma soprattutto arte.

Il film è un puro elogio all'arte, più di quanto "Tale Of Cinema" era un elogio al cinema. E non sorprende il fatto che in locandina sia raffigurato "L'Origine Del Mondo" di Coubert, quadro ripreso anche nella scena chiave del film, dove con la spiegazione artistica viene spiegato anche l'intero film.

E che dire poi della splendida scena d'amore, troncata con i sospiri degli amanti su un quadro di nuvole? Amarsi nell'arte, mentirsi e ingannarsi, ma convincersi di amarsi.
E le scene, splendide, di marito (a Parigi) e moglie (a Seoul) che al telefono piangono, cercano conforto e si dicono ti amo.

"Ti Amo" è proprio ciò che viene ripetuto più volte nel corso del film, spesso con toni di ipocrisia, semplicemente per trovare un appoggio, integrarsi in una società estranea. Per questo Sung-Nam, forte nel corpo (batte tutti a braccio di ferro), quanto debole nello spirito (si lascia facilmente abbindolare dalle donne), non riesce a rinunciare all'affetto di chi gli sta intorno (chiede scusa al nordcoreano che ha appena insultato, vuole far l'amore con Yoo-Jung, nonostante il suo disappunto...). Sung-Nam cerca l'amore, come tutti i personaggi di Hong Sang-Soo, sempre alla ricerca di una speranza in una società fin troppo grigia.

Una bellissima rappresentazione dell'amore, ma anche dell'estraniarsi in un luogo straniero, l'incapacità di intregarsi e di essere felici. Splendide le scene girate a Deauville. Un film da recuperare, che nei bellissimi -ultimi- minuti gioca con lo spettatore, dividendo con sottile ambiguità il sogno dalla realtà. Un capolavoro da non perdere: Due ore e mezzo che raccontano di uomini e donne come tanti, che non si fanno sentire, ma che lasciano dentro emozioni indelebili.