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SULLE MIE LABBRA regia di Jacques Audiard

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axel90     5 / 10  19/11/2010 20:28:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Partenza con il botto, poi poco o nulla. Audiard, prima di cimentarsi con il magnifico "il Profeta" si imbatte in una storiella dall'inizio singolare, originale. La storia di Carla, segretaria sfruttata e vessata di insulti e scherzi, con una vita sociale pressoché nulla e un problema di sordità che le a permesso di sviluppare l'abilità di leggere le labbra e Paul, ex carcerato, rude e rozzo, dalla vita complicata. Due personaggi differenti, lontani, ma allo stesso tempo cercano anche loro di elevarsi a semplici schiavi della società, macchiette. Il cinema di Audiard è fatto di sguardi e carezze, forti sentimenti e momenti toccanti. Dopo però un buon primo tempo di stampo chiaramente drammatico, decide di virare costruendo un thriller stantio. La sceneggiatura prende pieghe impressionanti e le forzature non si contano sul palmo della mano. Scenette melense e poco credibili di una truffa ai danni di un signorotto locale. Da buon cinema il tutto diventa maledettamente pesante e finisce con lo sfinire lo spettatore che sperava decisamente in qualcosa di più. La passione tra i due scoppia ma i problemi nell'affrontare una relazione così difficile non vengono mai a galla. Il tutto mi sembra così pragmaticamente predefinito che è inutile continuare una visione senza colpi di scena.