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L'UOMO SENZA SONNO regia di Brad Anderson

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elio91     8 / 10  17/04/2011 11:50:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottovalutato.
Questo film mi ha sempre affascinato sotto molteplici aspetti,sarà perché il thriller psicologico se fatto bene è un genere che adoro; sarà perché amo Lynch,amo Polanski e mi piace anche Cronenberg; sarà perché il talentuoso Anderson amalgama al meglio lo stile dei tre registi senza per questo copiare,e la storia di questo scheletro vivente non può non affascinare.

Il fatto che tutta la storia o almeno gran parte di ciò che vediamo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER non è nuova come idea,ma non condivido le critiche mosse da alcuni secondo il quale The Machinist sia una copia di cose già viste in Fight Club o Memento. Non è propriamente corretto affermare questo in quanto già con L'Inquilino del terzo piano abbiamo visto la potenza e la deformazione della mente umana (e i suoi trip),e prima ancora la stessa cosa. E continueremo ancora a vederla perché è un tema affascinante,inutile negarlo. ll thriller psicologico è quasi sempre questo,non si può accusarlo di essere una copia di un altro film uscito recentemente.
Certo questo rende il finale prevedibile con la consueta chiarificazione ma solo in quanto lo spettatore si rende conto che la "spiegazione" avverrà,un escamotage narrativo che non amo particolarmente ma che in questo caso non guasta la visione; non si sa come ci si arriverà e cosa abbia portato Reznik a dimagrire e ad avere la sua personale teoria del complotto,quindi tutto il resto diventa affascinante per questo. La sceneggiatura è buonissima,con delle musiche inquietanti particolarmente riuscite.

I punti di forza sono la fotografia cupa e spettrale così come lo spettrale Bale: impressionante la sua forza nell'immergersi in un ruolo debilitante fisicamente e psicologicamente. La regia offre spunti interessantissimi e la cattiveria che si respira in alcuni punti (frutto anche della condizione psichica di Trevor,convinto che tutti ce l'abbiano con lui) riesce a fare immedesimare nella situazione destabilizzante del protagonista.
A un certo punto,ma forse sin dall'inizio,si capisce quello che sta capitando a Trevor e comunque c'è la voglia di vedere come andrà a finire.
Meglio ancora nel finale,veloce nell'arrivare alla conclusione ma che riesce ad essere struggente e a far rivalutare un tantino ciò che si è visto: la forza di un enorme senso di colpa che può distruggere la vita di un essere umano e consumarlo fino a "non farlo esistere più"; ecco allora che la condizione di Trevor appare all'improvviso chiarissima,e un moto di pena si prova per lui che finalmente può abbandonarsi al tanto agognato sonno di cui è stato privato per un anno,ora sappiamo perché.
Non una redenzione per quanto possa grossomodo sembrarla,è solo l'accettazione del gesto e delle nostre responsabilità.
Il vecchio Reznik esce dal tunnel con la luce che lo inonda,e inizia l'incubo. Il nuovo piomba nelle tenebre del sonno,e l'incubo è finito. Luce e ombra che si mischiano,questo è l'essere umano.
bulldog  17/04/2011 12:00:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche se parliamo di film diversi, visto che li hai citati, posso dirti che preferisco 1000 volte The Machinist a Fight Club del sopravvalutato Fincher e a Memento(che rimane l'apice raggiunto da Nolan).
elio91  17/04/2011 12:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fight club l'ho ridimensionato,dopo aver letto il romanzo e dopo la seconda visione. Troppo ammiccante e troppo ricercatamente "cool",sono d'accordo con te,anch'io preferisco il film di Anderson.
Su Memento non mi esprimo,mi sono fatto cancellare anche il commento; ebbi la sfortuna di vederlo nella versione montata cronologicamente,ovviamente non lo sapevo,e la mia visione del film è stata rovinata per sempre.

Spiace che a molti sia sfuggito il fatto che The Machinist non sia un
thriller scontato perché alla fine,com'è prevedibile,tutto è nella testa di Trevor; in realtà credo che questo lo intuiscano tutti dopo qualche minuto,e il regista lo abbia capito. Piuttosto è la modalità con cui si arriva alla fine ad interessare,e tutto quello che accade al protagonista ovviamente.
Fosse finito come L'Inquilino di Polanski avremmo trovato voti più alti,secondo me. Il non scioglimento dell'intreccio avrebbe contentato lo spettatore che si aspetta un certo tipo di finale (la famigerata "spiegazione"),ma non avrebbe dato molto senso all'intero film a quel punto,non credi?
KOMMANDOARDITI  17/04/2011 13:22:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Anderson vediti assolutamente SESSION 9.
Ti farà ridimensionare di molto questo suo film successivo.
elio91  17/04/2011 16:13:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo farò,se ne dice un gran bene.
Per la tua gioia sto per cominciare qualcosa di Moretti,autore da cui mi sono tenuto alla larga fino ad oggi XD
bulldog  18/04/2011 11:03:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si concordo Elio.
Di recente è uscito il nuovo film di Anderson "AVnishing..", ho messo già in lista da tempo anche Transiberian e Session 9 ma non ho mai tempo.