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L'UOMO SENZA SONNO regia di Brad Anderson

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Blutarski     8½ / 10  21/01/2009 23:28:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che a mio avviso è ed è stato sempre un pò sottovalutato. In realtà è un piccolo capolavoro del mitico quanto poco prolifero Anderson (una filosofia del 'poco ma buono' forse troppo poco battuta). I toni cupi, i lunghi minuti di silenzio, personaggi sempre alienati ed alienanti in grado di imbambolare lo spettatore con un effetto anestetizzante come in pochi film troverete, questi sono gli ingredienti di questo insolito e inquietante thriller. Certo c'è Bale che fa paura, una volta lessi un'intervista dove si parlava delle conseguenze psico-fisiche che dovette subire per interpretare la parte e mi sconvolse sapere che solo qualche mese dopo era ri-ingrassato di 40 chili per interpretare Batman. Per me è un grande! In queto film si vede proprio l'amore per l'arte che dovrebbe avere ogni attore. Non stiamo parlando qui di un film dal sicuro successo, anzi. A lui è bastato leggere la sceneggiatura per essere Trevor, ha capito subito che doveva essere quel personaggio, l'ha fatto per una questione artistica più che economica non so se mi spiego.

Secondo me questo regista è parecchio espressivo, in primis mi riferisco alla fotografia che ispira un senso perenne di vuoto e un senso di morte attraverso toni freddi e per lo più deceduti. Secondo, la scelta di rappresentare i luoghi come se fossero costantemente desolati, penso che diano perfettamente il senso di solitudine tipica delle malattie mentali.
Trevor Reznik è la controfigura meno **** e più clinicamente rilevante di Edward Norton in fight club (scusate ma non ha un nome sto personaggio) in fondo. E' l'immaggine della pazzia che più di rado ci viene mostrata esplicitamente, la paura, il terrore stampanto sul volto dei folli. Terzo punto è l'assenza di una chiara scansione temporale degli eventi (almeno fino alla fine) o meglio la distorta scansione temporale che fa aumentare la sensazione di trovarsi in un labirinto mentale in cui seguire le azioni di Trevor.

La paura di Trevor è verso qualcosa di irrisolto, non è un caso la presenza costante dell'impiccato. Esso sta ad indicare che tutto quello che vediamo ha una soluzione, e questa soluzione è unica e indelebile, nero su giallo (quello dei post it). Solo che è sepolta da qualche parte, è apparentemente introvabile, ma paradossalmente si ha l'impressione che sia sempre sotto i nostri occhi (e di Trevor ovviamente), ne percepiamo persino il fetore (il pesce andato a male dentro il frigo).

Non perdetelo!
Blutarski  22/01/2009 20:08:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quante megaminchiate e frasi sconnesse ho scritto?ma che ca.zzo... devo smettere di allitrarmi senza motivo.